Il café chantant
Il parigino café chantant, spettacolo “fatto di musica e donnine”, sbarca a Bologna durante l'Esposizione Emiliana, con un grande fabbricato a forma di ottagono. La versione nostrana si chiama “teatro delle varietà”. Vi si beve birra o vermouth e - per le tasche più fornite - è riservato lo champagne.
Nonostante la presenza di avvenenti soubrette, il pubblico non è sempre numeroso, tanto che i due impresari del varietà, Alfonso Wilczek e Ottone Hoffmeister, lasceranno l'impresa ad altri. Il café chantant si trasferirà in seguito nelle birrerie all'aperto e nelle arene estive della periferia.
Il caffettiere Hoffmeister ha aperto a Bologna una birreria sotto il portico della Morte, frequentata da studenti e professori tedeschi e anche da scrittori come Olindo Guerrini, alias Lorenzo Stecchetti. Sua è l'esortazione rivolta all' "immortale rotondissimo Ottone":
"mesca birra non spuma".
Hoffmeister sarà il primo ad impiegare giovani donne, chiamate kellerine, come cameriere ai tavoli. I café chantant saranno molto numerosi durante la Belle Epoque: i principali saranno il Caffè Genesini, che attirerà "il fleur fleur della cittadinanza, la jeunesse dorée di Bologna", il Salone Margherita e la Birreria Ronzani.
- Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della "dotta" lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019, pp. 145-148
- I caffè storici in Emilia-Romagna e Montefeltro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, p. 100, 150
- Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, p. 79
- Tiziano Costa, Olindo Guerrini e il suo tempo alias Lorenzo Stecchetti, Bologna, Costa, 2016, p. 74
- Gabriele Cremonini, Cibò. Un viaggio nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende, curiosità e ricette, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 41-42
- Franco Cristofori, Bologna. Immagini e vita tra Ottocento e Novecento, Bologna, Alfa, stampa 1978, pp. 321-322
- L'Emilia Romagna com'era. Alberghi, caffè, locande, osterie, ristoranti, trattorie. Sulle tracce di un passato recente alla riscoperta dei segni mutati o cambiati di una secolare tradizione d'ospitalità, a cura di Alessandro Molinari Pradelli, Roma, Newton Compton, 1987, pp. 48-49, 54, 56, 61-62
- Expo Bologna 1888. L'Esposizione Emiliana nei documenti delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, a cura di Benedetta Basevi, Mirko Nottoli, Bologna, Bononia University Press, 2015, p. 10, 14
- Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 74
- Alessandro Molinari Pradelli, Bologna tra storia e osterie. Viaggio nelle tradizioni enogastronomiche petroniane, Bologna, Banca di Bologna, 2001, p. 63
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Pasticcio alla bolognese. Storie, storielle, fatti, fattacci, episodi, racconti, filastrocche, poesie, zirudelle, narcisate, cronache, discorsi e bazzecole, raccolti e disordinatamente raccontati da Gino Calari, Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, 2004, p. 144