Molinella caso limite della miseria
Molinella, il comune della provincia di Bologna con la più alta densità bracciantile, rappresenta un caso limite per la percentuale di persone povere.
Secondo il censimento del 1881 ben 1.671 famiglie su 2.391 sono iscritte nell’elenco che viene predisposto per la beneficenza.
Una relazione stilata nel 1887 dal sindaco Franchini, testimonia che tutti i braccianti concorrono a formare l’elenco dei poveri “nella espressione sua più dolorosa, più rattristante”.
Le spese per la beneficenza si sono in pochi anni moltiplicate. Secondo il commissario regio, che nel 1892 descrive la cittadina, la situazione peggiora sempre più.
Nessun ente locale ha spese assistenziali più alte. Molti, per disperazione, si danno al vino e anche per il suo consumo Molinella detiene un record: oltre 28 litri all'anno per abitante.
Tra il 1886 e il 1887 il paese è coinvolto, assieme ad altri della Bassa, in numerose manifestazioni agricole, che hanno per scopo un miglioramento dell'orario (che nelle risaie è di 12 ore al giorno) e del salario.
Ma non sempre le rivendicazioni hanno esito favorevole. A fermare gli scioperi intervengono le forze dell'ordine, che effettuano numerosi arresti, soprattutto durante le lotte del 1887.
- Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, vol. 2.: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, p. 35
- Nazario Sauro Onofri, 1892: il PSI a Bologna. Origine e nascita del movimento socialista, Bologna, Grafia, 1992, pp. 18-19