Le scuole di Santa Viola
Su proposta e a spese del conte Camillo Raineri Biscia su via Emilia Ponente, in località Santa Viola, è costruito un nuovo edificio scolastico.
E' dotato di due aule al piano terreno e due al primo piano, più due grandi terrazze per la ricreazione e la ginnastica. Vi sono inoltre un museo e gli spogliatoi. Il secondo piano, con scale a parte, serve per le abitazioni dei maestri.
Nel 1888 la Regina Margherita farà visita alla scuola, trovando forse ospitalità al piano nobile.
Sostenute dal Comune, che pagherà l'affitto, le scuole di Santa Viola costituiranno una vetrina e un modello per l'edilizia scolastica forese.
Saranno completamente acquisite dall’amministrazione comunale nel 1910 e negli anni Venti assumeranno la denominazione di "Caterina dé Vigri", la santa venerata a Bologna nel monastero del Corpus Domini.
Alla fine del secolo l’edificio scolastico sarà ristrutturato per ospitare un centro anziani e il Centro Diurno “Minghetti”.
- Milana Benassi Capuano e Maria Angela Neri, Oltre i cancelli... al Reno, Bologna, Istituto Comprensivo n. 1, 2010, pp. 49, 87-89
- Mirella D'Ascenzo, La scuola elementare nell'età liberale. Il caso Bologna, 1859-1911, Bologna, Clueb, 1997, pp. 197-198
- M. Angela Neri, Giovenale Ratini, Tra passato e futuro: le "De Vigri" e la gente di Santa Viola, Bologna, Centro sociale Santa Viola, stampa 1997
- Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, p. 101
- Orlando Pezzoli, Fuori porta prima del ponte. Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, p. 15
- Tracce di una storia. Come eravamo a S. Viola, Bologna, Comune, 1991, pp. 25-33