Bandita la Grande Esposizione Emiliana
Terminato il lavoro preparatorio, il Comitato generale dell'Esposizione, presieduto dal sindaco Gaetano Tacconi, bandisce per l'anno seguente l'Esposizione Agraria e Industriale delle Provincie Emiliane.
Essa sarà articolata in tre "rami" principali: L'Esposizione Regionale di Industria e Agricoltura, quella Nazionale di Belle Arti e quella Internazionale di Musica.
Sono inoltre previste numerose mostre collaterali (Rinascimento politico delle Provincie dell'Emilia, Club Alpino, Beneficenza, Didattica e Previdenza, Archeologia), congressi, concorsi, spettacoli e giochi.
I padiglioni dell'Esposizione occuperanno il passeggio pubblico "Regina Margherita", mentre un'altra sede importante sarà la Villa di San Michele in Bosco, destinata alla Mostra Nazionale di Belle Arti e al Tempio del Risorgimento italiano.
- Ugo Bellocchi, Il Resto del Carlino, giornale di Bologna, Bologna, Il Resto del Carlino, 1973, p. 51
- Expo Bologna 1888. L'Esposizione Emiliana nei documenti delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, a cura di Benedetta Basevi, Mirko Nottoli, Bologna, Bononia University Press, 2015, p. 9
- Valerio Montanari, La realizzazione, in Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, pp. 134-135