Battstein, una maschera di Carlo Musi
Con la farsa Battstein e so peder, Carlo Musi (1851-1920), autore e attore dialettale, crea una nuova maschera di grande successo, Battstein (Battistino), "un giovanetto sufficientemente imbecille con le pretese da uomo fatto".
Secondo Carlo G. Sarti, autore di un importante saggio sul teatro dialettale bolognese, si tratta in realtà di una figura “del tutto priva di ogni attrattiva”, dal profilo non definito, non abbastanza “caratteristica e vitale per reggersi a lungo sulle nostre scene”.
Il personaggio sarà comunque interpretato da grandi filodrammatici bolognesi, quali Augusto Galli - che a sua volta scriverà La festa d‘Battstein - Goffredo Galliani, Angelo Gandolfi, Dante Astolfi.
Nel 1888 Musi entrerà a far parte della compagnia bolognese diretta da Alfredo Testoni. Pur non conoscendo la musica, diventerà un cantautore molto popolare.
- “L’Archiginnasio”, 93 (1998), p. 414
- Franco Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti, Bologna, Alfa, 1981, p. 92
- Arrigo Lucchini, Cara Bologna, Bologna, Tamari, 1979, pp. 179-181
- Arrigo Lucchini, Cronache del teatro dialettale bolognese dalle origini ai nostri giorni, nuova ed. a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon, 2006, p. 38
- Carlo Musi, Augusto Galli, Battstein e so pader, scherzo comico, Bologna, Brugnoli & figli, 1893
- Carlo G. Sarti, Il teatro dialettale bolognese. 1600-1894. Studi e ricerche, Bologna, Stab. tip. Zamorani e Albertazzi, 1894, pp. 225-226, 264