La lettera di Andrea Costa "Ai miei amici di Romagna"
Nella lettera Ai miei amici di Romagna, pubblicata il 27 luglio sul giornale “La Plebe” di Lodi, il leader anarchico Andrea Costa (1851-1910) propone di accantonare le prospettive rivoluzionarie e insurrezionali immediate, per puntare al radicamento del movimento socialista tra le masse popolari.
Noi ci racchiudemmo troppo in noi stessi e ci preoccupammo ... della composizione di un programma rivoluzionario, che ci sforzammo di attuare senza indugio, anziché dello studio delle condizioni economiche e morali del popolo e dé suoi bisogni sentiti e immediati ...
Si tratta di una svolta clamorosa in direzione di un socialismo "possibile", di tipo legalitario: "essere un partito d'azione", afferma Costa, "non significa voler l'azione ad ogni costo e ad ogni momento. La rivoluzione è una cosa seria".
Costa "importa dal movimento europeo la sua svolta" (Albonetti): una fase critica profonda fa seguito alla sua partecipazione al Congresso di Gand (1877), dove pure ha affermato la sua profonda avversione al parlamentarismo.
Dal 1878 è maturata la scelta di accettare la battaglia elettorale e di sviluppare l'azione politica socialista in una duplice direzione: ottenimento di riforme in Parlamento e mobilitazione di massa come strumento di pressione sul governo.
Considerando la grande influenza di Costa tra i militanti internazionalisti, la lettera Ai miei amici di Romagna è “un fatto decisivo per la storia del movimento operaio italiano” (Arbizzani).
- Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 52
- Alessandro Aruffo, Breve storia degli anarchici italiani (1870-1970), Roma, Datanews, 2004, pp. 49-50
- Andrea Costa e il governo della città. L'esperienza amministrativa di Imola e il municipalismo popolare 1881-1914, a cura di Carlo De Maria, Reggio Emilia, Diabasis, 2010, pp. 15-16
- Bakunin e la Prima Internazionale in Emilia, mostra documentaria, Reggio Emilia, Sala comunale delle esposizioni, Isolato S. Rocco, 19 marzo-17 aprile 1977, Comune di Reggio Emilia, Assessorato alle istituzioni culturali, Biblioteca municipale A. Panizzi, 1977, p. 30
- Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, p. 170
- Gianluigi Bertocchi, Andrea Costa, politico e massone, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, p. 145
- Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 2007, p. 273
- Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 68
- Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 21
- Dizionario biografico degli anarchici italiani, Pisa, BFS, 2003, vol. 1., pp. 453-459
- Vittorio Emiliani, Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi, Ravenna, Longo, 1995, p. 18
- I grandi di Romagna. Repertorio alfabetico dei romagnoli illustri dall'Unità d'Italia ad oggi, a cura di Mauro Tedeschini, Bologna, Poligrafici editoriale, 1990, p. 50
- Alice Cencetti, La "Santa Umanità pura". Pascoli e Andrea Costa, in: Pascoli. Vita e letteratura. Documenti, testimonianze, immagini, a cura di Marco Veglia, Lanciano, Carabba, 2012, pp. 144-153
- Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966, pp. 50, 84-86
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 41