Pane all'uso di Vienna
Un fornaio di via San Felice sforna per la prima volta a Bologna pane "all'uso di Vienna" confezionato con lievito di birra e presentato nel 1867 all’Esposizione di Parigi.
Nella prima metà dell'Ottocento il pane prodotto a Bologna era considerato di scarsa qualità, finché alcuni fornai tedeschi avevano introdotto in città il cosiddetto "pane di lusso", sotto forma di piccoli, bianchissimi panini chiamati chifel (da kipfel, lunetta), simili ai croissant francesi (a forma di lune crescenti, però dolci).
Tipici del Trentino, essi furono inventati da un fornaio austriaco a ricordo dell'assedio di Vienna da parte dei turchi nel 1683. La punta della falce di luna era infatti l'emblema dell’esercito turco.
"Dare la piega ai chifel" diventerà un modo di dire tipico a Bologna, col significato di: completare un lavoro con un orpello superfluo.
"Qual ch'da la storta ai chifel" sarà colui che vuol far apparire come assolutamente necessario un lavoro che in realtà è inutile.
- Stefano Bertacchi, 50 grandi idee. Biotecnologie, Bari, Dedalo, 2021, p. 69
- Alessandro Cervellati, Bologna grassa, Bologna, Tamari, 1963, p. 55
- Gabriele Cremonini, Cibò. Un viaggio nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende, curiosità e ricette, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 58-59
- Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, p. 96