Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1876Nuovo regolamento edilizioIl Consiglio comunale approva il regolamento edilizio, che sancisce alcuni parametri igienici e di omogeneità costruttiva per le nuove abitazioni, senza intaccare la sostanza di un uso di tipo privatistico dello spazio urbano.dettagli
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1876Giornali liberali, cattolici e democraticiI partiti e le associazioni politiche bolognesi si aggregano attorno ad alcuni periodici: la parte moderata è rappresentata dalla “Gazzetta dell'Emilia”, i cattolici pubblicano “L'Ancora” e “La Pace”, cui si aggiunge “L'Unione” intransigente. I liberali progressisti contano su due quotidiani: “Il Nuovo Alfiere”, diretto da Arturo Santini-Ferrieri e “La Patria”, che appoggia il gruppo di Alfredo Baccarini e Benedetto Cairoli. E' questo l'unico giornale che esce al pomeriggio, tra le 17 e le 18, ora del passeggio. La stampa democratica può invece contare solo su pubblicazioni effimere, quali "La Vedetta", "L'Eco del Popolo" e "L'Ignorante", che escono durante le elezioni del 1876, "Il Felsineo" (1877) e "Il Paese" (1879). Infine il quotidiano di Franco Mistrali "La Stella d'Italia" (dal 1878) avrà una linea politica ambigua, almeno quanto la personalità del suo direttore.dettagli
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1876La scuola suburbana maschile dell'ArcoveggioLa riforma scolastica promossa nel 1869 dall'Amministrazione comunale non ha riguardato le scuole suburbane. Esse rimangono composte da tre sezioni con un unico insegnante al quale sono affidati fino a 80 bambini di età diversa. I risultati di queste scuole “uniche” sono notevolmente inferiori a quelli delle scuole urbane riformate. Il Comune tenta di ovviare alla situazione con la trasformazione della prima sezione della scuola unica in una sorta di scuola infantile, che accoglie anche bambini di cinque anni. Il primo esperimento in questa direzione viene tentato nell'anno scolastico 1876-77 presso la scuola urbana maschile dell'Arcoveggio, con buoni risultati. Nell'anno successivo si aggiungeranno altri tre asili. Nel 1891-92 funzioneranno 13 scuole preparatorie di ispirazione froebeliana. Nelle scuole più frequentate la prima sezione rimarrà separata dalle altre, con un insegnante speciale.dettagli
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1876Le Scuole di Medicina Veterinaria e MagisteroSotto la guida di Giovan Battista Ercolani (1817-1883) la Scuola bolognese di Veterinaria si affranca dalla facoltà medica e diventa Scuola superiore di Medicina Veterinaria. Si insedia in un'area inedificata adiacente all'antico Palazzo Malvezzi. Lo stesso anno è attivata la Scuola di Magistero, che rilascia l'abilitazione all'insegnamento. Di durata quadriennale, è divisa in due sezioni, una di Filologia, affidata a Giosue Carducci, che la presiederà fino al 1896, e una di Scienze Naturali, diretta da Salvatore Trinchese (1836-1897).dettagli
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1876Restauri in Santo StefanoIl restauro dell'antico santuario delle Sette chiese (Santo Stefano) era stato invocato da Giovanni Gozzadini subito dopo l'Unità. Nel 1876 i lavori iniziano sotto la direzione dell'ing. Raffaele Faccioli, ispettore del Governo, sulla base del principio di demolire più che si può “le moderne sovrapposizioni e aggiunte”, di eliminare tutto ciò che crea “discordanza di stile rispetto alla vagheggiata forma originaria degli edifici” (Fanti). Comincia così un “doloroso iter degradativo” (A. Emiliani) delle chiese di Santo Stefano, che già avevano perso all'inizio dell'Ottocento le decorazioni nella cupola della chiesa del Calvario, opera di Marco di Berlinghiero, considerate dal Lanzi le migliori pitture di Bologna. In questa fase i lavori di "ripristinamento" riguardano soprattutto l'antica Basilica (Chiesa di San Pietro) e il battistero (Chiesa del S. Sepolcro), con ricostruzioni romaniche arbitrarie, affidate alla "valentia" dell'architetto (Gozzadini), il quale demolisce anche la cappella di Santa Giuliana del XVIII secolo, "tutt'altro che disprezzabile" (Zucchini). Durissimo è il commento alle manomissioni da parte di Cesare Masini, segretario dell'Accademia di Belle Arti, che fa stampare manifesti pagati in proprio con questo testo: "Mentre infin col piccone e col martello si demolisce e si rifan cose che il tacere è bello". Poi il cantiere si ferma per diversi anni e anche Carducci si adopera, con un Manifesto ai Bolognesi, per nuovi finanziamenti. Nel 1881 intanto, su progetto di Faccioli, si eseguono lavori di sistemazione della piazza antistante. La seconda fase dei restauri inizierà nel 1919 e privilegerà la chiesa della Trinità. I cantieri saranno diretti da mons. Giulio Belvederi e da Edoardo Collamarini, allievo di Rubbiani, e porteranno alla definitiva configurazione del complesso stefaniano. Il risultato delle molteplici e ripetute operazioni di restauro è riassunto nelle parole di Zucchini: "Lo studioso non riesce a raccapezzarsi e a distinguere quanto vi sia di vero e quanto di falso".dettagli
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13 gennaio 1876La Commissione Conservatrice dei MonumentiSi riunisce la Commissione Conservatrice dei Monumenti e Oggetti d'Arte e Antichità per la provincia di Bologna, istituita con R.D. n. 2920 serie seconda del 13 gennaio 1876. Il 14 novembre 1875 è stata abolita la precedente Commissione per la conservazione dei lavori pregevoli di belle arti nell’Emilia. Del nuovo istituto, presieduto dal Prefetto, fanno parte sei commissari (pochi mesi dopo diventeranno otto), tre eletti dal Governo e tre dall‘amministrazione provinciale. Tra essi vi sono professori dell‘Accademia come Luigi Busi e Salvino Salvini o studiosi quali Enrico Panzacchi e Giuseppe Scarabelli. Nel 1876 entrerà Luigi Frati, direttore della Biblioteca dell'Archiginnasio. Nel 1879 sarà la volta di Giovanni Gozzadini, presidente della Deputazione di Storia Patria. Dal 1889 farà parte della Commissione il restauratore Alfonso Rubbiani e dal 1901 il conte Francesco Cavazza. Anche l’ing. Antonio Zannoni sarà membro per molti anni. Nel 1885 l'ingegnere-architetto Raffaele Faccioli sarà eletto Delegato Regionale per i Monumenti Nazionali. Nel 1891 lo stesso diventerà direttore del nuovo Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti. La prima Soprintendenza ai Monumenti di Bologna sarà retta, dal 1911 al 1913 dall'ing. Ottavio Germano.dettagli
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19 gennaio 1876Augusto Murri diviene professore ordinario all'Università di BolognaA soli 35 anni Augusto Murri (1841-1932), medico fermano, già assistente a Roma, è incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi di dirigere la clinica medica dell'Università. Il 19 gennaio tiene la prolusione al corso di clinica medica davanti a un pubblico di studenti in parte ostile, che non ha accolto con favore la sostituzione del suo predecessore, il prof. Luigi Concato (1825-1882), molto stimato in città e famoso a livello internazionale per i suoi studi sulla tubercolosi. Murri rimarrà nel ruolo fino al 1916, conquistando grande fama per il rigoroso metodo didattico - illustrato dalle sue Lezioni cliniche - e per l'utilizzo delle nozioni di fisopatologia sperimentale nella diagnosi delle malattie. All'Università istituirà un gabinetto radiologico, uno di endoscopia e un efficiente laboratorio chimico-fisico, dove si eseguiranno analisi su sangue e urina, . Il suo sforzo sarà tutto teso a insegnare agli studenti le regole mentali per applicare alla medicina pratica il metodo scientifico sperimentale usato nello studio dei fenomeni naturali.dettagli
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18 febbraio 1876La Lega Daniele O'ConnellLa Società di gioventù cattolica costituisce a Bologna nella chiesetta di San Michele la Lega Daniele O'Connell per la libertà d'insegnamento e la promozione della dottrina religiosa nella scuola pubblica. Ispirata all'azione dell'esponente cattolico e nazionalista irlandese Daniel O'Connell (1775-1847), soprannominato “the Liberator” o “the Emancipator“, è presieduta dall'ex deputato del Regno Vito D'Ondes Reggio (1811-1885). All’uscita dal convegno i clericali sono accolti “con segni di scherno” da un “assembramento di popolo”, che viene sciolto con l’intervento della forza pubblica.dettagli
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19 febbraio 1876Una Cuccagna di beneficenza invece del corso mascheratoNel 1876 per Carnevale non viene effettuato il corso mascherato, sostituito da altri spettacoli e divertimenti. In Piazza Maggiore si tiene una grande festa con fuochi d'artificio, concerto della banda municipale e infine il volo di una mongolfiera “di forma meravigliosa”. I teatri ospitano i veglioni riservati a un pubblico distinto, aristocratico o borghese, mentre nelle piazze si svolgono balli popolari molto frequentati. La vera novità dell'anno è la Cuccagna di Beneficenza che viene organizzata in Palazzo Galvani, un tempo Ospedale della Morte e ora sede del Liceo Galvani. Il locale è riccamente decorato e dotato di una “brillantissima” illuminazione. Vengono elargiti gratuitamente cibi e vini. In bella mostra nel cortile vi sono oltre 30.000 premi, tra cui “una distesa di mortadelle, prosciutti ed ogni altro ben di Dio, esposti ai cupidi sguardi di chi ha appetito”. Nei giorni della Cuccagna Palazzo Galvani diventa così il luogo di ritrovo preferito della borghesia. A partire dal 19 febbraio, la gente accorre molto numerosa, tanto che per muoversi nella calca – riferisce il cronista del giornale “L'Ancora”, occorrono “gomiti di ferro”.dettagli
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15 marzo 1876Processo agli internazionalistiDavanti a un vasto pubblico si apre a Bologna il processo contro Andrea Costa e altri 78 internazionalisti, che hanno partecipato al fallito moto anarchico del 1874. Tra essi l'ex comunardo Teobaldo Buggini, conosciuto come il "cameriere" del Foro Boario, Abdon Negri, Alessandro Calanchi, agricoltore della Bassa, Alfonso Leonesi, ex volontario garibaldino, Giuseppe Marchesini, Camillo Penazzi, Francesco Pezzi, Antonio Cornacchia. Nel collegio di difesa spiccano i nomi del prof. Giuseppe Ceneri, membro della Loggia "Concordia umanitaria", ex garibaldino e futuro senatore, e di Giuseppe Barbanti Brodano, Maestro Venerabile della Loggia Rizzoli, già volontario della guerra serbo-turca. Sfilano autorevoli itestimoni a discarica, quali Aurelio Saffi e Giosue Carducci, Enrico Ferri. Tra gli astanti vi sono i giovani Filippo Turati e Leonida Bissolati, studenti a Bologna e futuri leader del socialismo riformista. Andrea Costa prende la parola dopo gli avvocati della difesa e reclama per sè e per i compagni il diritto al rispetto dei contemporanei e al giudizio della storia. Noi vogliamo lo svolgimento pieno e completo di tutti gli istinti, di tutte le facoltà, di tutte le passioni umane, noi vogliamo l'umanamento dell'uomo. Più avanti rivendica come positivo per sé e per i compagni l'epiteto di "malfattori" dato loro dai borghesi: Ci chiamano malfattori e peggio che malfattori. Ebbene questo titolo lo accettiamo come fece un giorno la borghesia; e chi sa che un giorno come la croce da strumento di infamia divenne simbolo di redenzione, questo nome di malfattoridato a noi e da noi accettato non indichi i precursori di una generazione novella. Il processo si conclude il 17 giugno con una clamorosa assoluzione degli imputati. Liberati dopo 22 mesi di carcere preventivo, gli internazionalisti sono accolti a Bologna da vive manifestazioni di giubilo, mentre a Imola, da dove molti di loro provengono, una folla immensa li acclama alla stazione. Il 23 movembre il Tribunale Correzionale assolverà in appello Costa dalla condanna del Tribunale di Imola “per oziosità e vagabondaggio”. Anche in questo caso il pubblico accompagnerà l’assolto fuori dal tribunale con manifestazioni di giubilo.dettagli
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18 marzo 1876L'Associazione costituzionale e quella democraticaLa “rivoluzione parlamentare” del 18 marzo 1876, nel segno del trasformismo - definito da Carducci “brutto vocabolo di più brutta cosa” - provoca la caduta del governo Minghetti e porta al governo la Sinistra storica con Agostino Depretis (1813-1887).Il mondo liberale si organizza nell'Associazione costituzionale moderata, presieduta da Minghetti, e nell'Associazione costituzionale progressista delle Romagne, guidata da Alfredo Baccarini (1879). I repubblicani ricostruiscono l'Associazione democratica, con l'intento di eleggere candidati radicali in parlamento e nel consiglio provinciale di Bologna.Nel direttivo vi sono Giosue Carducci, Aristide Venturini, Alessandro Fortis e Francesco Pais. Carducci saluta con entusiasmo il risultato elettorale: "la rivoluzione parlamentare è compita; e le riforme ora si debbono fare, si faranno di certo".L'Associazione democratica raccoglie l'eredità della Società democratica, sciolta nel 1868, e può contare sull'appoggio della massoneria nazionale (a Bologna non vi sono in questo periodo logge attive).L'ala più avanzata dello schieramento filo-governativo è rappresentata dall'Unione progressista radicale di Oreste Regnoli (1816-1896), professore di diritto civile all'Alma Mater e amico di Carducci, oltre che veterano della difesa della Repubblica romana.Nello statuto dell'Unione si legge che essa intende propugnare lo sviluppo continuo dei principi democratici, in modo legale, ma "senza limite alcuno".Tra le riforme auspicate vi sono quella della legge elettorale, fino al raggiungimento del suffragio universale, e la revisione dello Statuto.Regnoli e Guido Gozzi, vice-presidente dell'Unione e futuro maestro venerabile della massoneria bolognese, aderiranno nel 1879 all'Associazione democratica.dettagli
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aprile 1876Il Circolo Tecnico degli Ingegneri e ArchitettiAlcuni docenti e liberi professionisti costituiscono il Circolo Tecnico degli Ingegneri Architetti e Tecnici della provincia di Bologna. Intende essere un luogo di dibattito e di confronto sulle nuove tendenze professionali sorte dopo l'Unità. Prima di tutto la società cercherà di mettersi in contatto con altre simili in Italia. Nell'aprile 1876, ad esempio, invierà alcune lettere al Collegio degli Ingegneri, Architetti ed Agronomi di Roma, per conoscere lo statuto di quell'associazione ed entrare in corrispondenza con essa. Nei primi due anni di attività saranno presentati "pregevoli lavori" e pubblicati gli atti, ma fino al 1880 il Circolo Tecnico vivrà stentatamente, senza fornire grandi risultati. Le notevoli spese richieste per il suo mantenimento non saranno proporzionate ai frutti ottenuti. Nel gennaio 1880 l'assemblea dei soci deciderà di "sospendere l'attuale funzionamento del Circolo Tecnico" e verrà nominata una Commissione "per studiare una trasformazione del Circolo stesso". Il 1° maggio successivo la stessa assemblea accetterà l'offerta del direttore della Scuola d'applicazione degli Ingegneri, disposto ad accordare un locale per la Sede della Società e l'uso della sua biblioteca senza alcuna spesa. Nella stessa seduta sarà cambiata la denominazione della Società, sottolineando così la sua trasformazione in istituto a carattere esclusivamente scientifico. Da quel momento l'associazione si chiamerà Collegio degli Ingegneri ed Architetti e sarà provvista di un nuovo statuto.dettagli
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10 maggio 1876Calzolai bolognesi all'Expo di FiladelfiaUn gruppo di calzolai bolognesi partecipa con successo alla Esposizione internazionale (Centennial Exhibition of Arts, Manufactures and Products of the Soil and Mine), che si tiene da maggio a novembre di Filadelfia. Per la prima volta una simile manifestazione non è organizzata in un unico edificio, ma in vari padiglioni specializzati.dettagli
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13 maggio 1876Un sepolcreto etrusco ai Giardini MargheritaDurante i lavori per la realizzazione del parco pubblico dei Giardini Margherita è ritrovato un antico recipiente in bronzo (cista). La notizia attira l'interesse dell'archeologo Antonio Zannoni. Lo scavo da lui condotto porterà alla luce 172 tombe etrusche, accompagnate da grandi stele funerarie riccamente decorate. Altre 22 tombe saranno scavate tra il 1887 e il 1889 da Edoardo Brizio, tra le quali quella a cassone di blocchi di travertino, che rimarrà visibile sul posto. I ritrovamenti continueranno nella seconda metà del '900. In totale, nell'area dei Giardini Margherita, saranno individuate 236 sepolture, risalenti al VI-IV secolo a.C., spesso dotate di straordinari corredi, con vasi di eccelsa qualità. In particolare, la cosiddetta Tomba Grande risulterà tra le più ricche del panorama felsineo.dettagli
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21 maggio 1876Per il suffragio universaleAl Teatro Brunetti si tiene un affollatissimo incontro a favore del suffragio universale, secondo la proposta fatta dal deputato della Sinistra Benedetto Cairoli (1825-1889) nel giugno 1872. E’ auspicata una estensione del suffragio almeno a tutti gli alfabetizzati, prospettiva condivisa anche da esponenti della Destra, oltre che parola d’ordine dello schieramento democratico. Il meeting è presieduto dall’avv. Oreste Regnoli (1816-1896) dell’Unione progressista radicale. Parlano Ceneri, Ferri, Santini, Lipparini, Pais, Venturini. In questi giorni anche in altre città italiane, come Milano, Livorno, Firenze vi sono dimostrazioni a favore del suffragio universale, definite dalla stampa avversa “molto meschine e affatto artifiziali”. Anche Garibaldi nel 1879 metterà il suffragio universale, strumento necessario per l’affermazione della volontà popolare, al centro del programma della Lega della Democrazia.dettagli
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29 maggio 1876Restauri in palazzo D'AccursioNel 1876 iniziano i lavori di restauro in Palazzo D'Accursio. E' interessato il prospetto, attribuito a Fioravante Fioravanti (sec. XV), a destra dell'ingresso principale. Antonio Zannoni, responsabile dei lavori, opera "con mano lieve e con molto rispetto per il monumento" (Bergonzoni), seguendo criteri più avanzati di quelli del suo tempo. Si adopera infatti a conciliare il recupero dell'immagine originaria del palazzo con la conservazione delle aggiunte successive. Vengono rimosse le chiusure dei finestroni del piano nobile e le due cornici incastrate tra essi, comprese le ultime tracce di un affresco, con figure allegoriche (Provvidenza divina e umana, Vittoria e Religione), di Guido Reni (1598), ancora visibile nel 1876, ma non tenuto in considerazione da Zannoni (Zucchini). Il 29 maggio, in occasione dell'anniversario della battaglia di Legnano (1176), è murata, accanto all'ingresso principale, una lapide dettata da Giosue Carducci.dettagli
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1 luglio 1876Volontari internazionalisti in SerbiaTra i volontari internazionalisti, che accorrono in Serbia per sostenere l'insurrezione contro i Turchi, vi sono anche quattordici giovani bolognesi: tra essi Alceste Luigi Faggioli (1851-1881) e Giuseppe Barbanti Brodano (1853-1931). Faggioli, "rispettabilissimo, integro uomo per ogni parte, esempio di ogni virtù umana e civile", è un fedele compagno di Andrea Costa. E' stato segretario del fascio operaio, più volte arrestato negli anni precedenti come cospiratore anarchico. Barbanti Brodano è stato uno degli avvocati difensori di Costa nel processo per il fallito moto anarchico di Bologna del 1874. La sua arringa ha avuto larga diffusione a mezzo stampa e lo ha reso famoso. Al ritorno dalla Serbia, pubblicherà un resoconto della spedizione internazionalista nel libro Su la Drina. Ricordi e studii slavi (Milano, 1878).dettagli
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2 luglio 1876La Società di Mutuo Soccorso tra SalsamentariIl giovane Giuseppe Vaccari, salumiere sotto il portico dei Banchi, propone di istituire una Società di Mutuo Soccorso tra Salsamentari, erede dell'antica Compagnia dei Salaroli. La sera del 2 luglio 1876, in una sala concessa dalla Fratellanza Militare in via Marsala, si riuniscono i primi 150 aderenti. Viene eletto un consiglio direttivo formato dai più noti produttori dell'epoca, da Romagnoli a Colombini, da Nanni a Zappoli, e presieduto da Filippo Stiassi. La Mutua si propone di venire in soccorso ai soci in difficoltà economiche o costretti a sospendere l'attività per malattia. Si occupa anche di istituire una cassa pensioni per gli operai del settore e si impegna per la loro alfabetizzazione. Nel 1879 l'assemblea dei soci acclamerà il Re Umberto I, da poco scampato a un attentato anarchico, Presidente Onorario Perpetuo della Società. A Bologna operano 70 fabbriche produttrici di salumi e oltre 200 salumerie, che danno lavoro a circa 1.100 persone. L'arte dei salumi è particolarmente diffusa nel centro della città, in quello che sarà definito il Quadrilatero commerciale. I prodotti bolognesi, una gamma ricca e articolata, derivata da secoli di pratiche consolidate, sono apprezzati in Italia, ma quantità consistenti raggiungono anche i mercati esteri. I pizzicagnoli bolognesi si distinguono, infatti, anche per la grande capacità di pubblicizzare e gestire il confezionamento e la distribuzione dei loro prodotti.dettagli
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16 luglio 1876Congresso anarchicoSi riunisce a Bologna il congresso della federazione emiliano-romagnola dell'Internazionale, con la rappresentanza di 24 sezioni. All'assise, presieduta da Andrea Costa, partecipa anche il giovane poeta Giovanni Pascoli, come Costa allievo di Carducci a Bologna. Vengono ribaditi i principi teorici dell'anarchia e celebrato il leader russo Michail Bakunin (1814-1876), da poco scomparso.dettagli
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23 luglio 1876"Plebe dorata" di Costetti all'Arena del SoleLa compagnia dell’attore Luigi Monti porta in scena con “felice successo” all’Arena del Sole il dramma in cinque atti Plebe dorata di Giuseppe Costetti (1834-1928). Per il lavoro scritto a Roma dal drammaturgo bolognese si tratta della prima assoluta. Vi saranno repliche all’Arena anche nel mese di agosto, prima dell’uscita in altri teatri italiani, dove il successo sarà più contrastato.dettagli
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15 agosto 1876Giuseppe Ballarini e la Società bolognese per le corse al trottoGiuseppe Ballarini (1837-1915) fonda la Società bolognese per le corse al trotto. Le corse dei "sedioli e biroccini" per cavalli di ogni razza si tengono nel mese di maggio, durante la permanenza in città della Madonna di San Luca, nell'anello della Montagnola. La prima è avvenuta nel 1847 per iniziativa del signor A. Cazzani. Capitano di cavalleria e futuro comandante dei pompieri (dal 1879 al 1900), Ballarini sarà giornalista e dirigente ippico di primo piano, anche a livello nazionale. Sarà presidente della Consociazione ippica italiana per il trotto, fondata nel 1885, e istituirà il Derby del Trotto, disputato per la prima volta a Bologna nel 1889. Tra il 1877 e il 1882 il sodalizio bolognese del trotto organizzerà tredici corse a sedioli. Le gare si svolgeranno col sistema delle batterie e della finale dei vincitori. Tra i cavalli si distinguerà il roano Vandalo, vero asso pigliatutto, detentore del record sul giro di pista della Montagnola in 54 secondi. Dal 1881 al posto del pesante sediolo, farà la sua apparizione il sulky di invenzione americana.dettagli
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26 settembre 1876Wagner e le campane di San PietroDal 26 al 29 settembre Richard Wagner (1813-1883) soggiorna quasi in incognito a Bologna con la famiglia. Tra le poche persone che incontra vi è il sindaco Tacconi, con il quale concorda una visita ufficiale a dicembre, in occasione della rappresentazione dell’opera Rienzi al Teatro comunale. Secondo alcune testimonianze, durante la permanenza in città, il compositore rimane impressionato dal suono delle campane della cattedrale di San Pietro. Il complesso delle quattro campane antiche, tra le quali la "nonna" del 1594 di oltre tre tonnellate, è il maggiore dell'intera città e della diocesi. Il concerto è considerato tra i più pesanti del mondo. L'esecuzione dei doppi alla bolognese richiede la presenza sulla torre di molti campanari (oltre 20). Le campane eseguono rotazioni alternate e complete di 360 gradi. Si tratta di una tecnica molto spettacolare, ma anche molto faticosa. La qualità del suono dei quattro bronzi (grossa, mezzana, mezzanella, piccola) è però ineguagliabile. Nel III atto del Parsifal, nella scena del Venerdì Santo, Wagner inserirà in effetti un suono di campane che può essere considerato un riferimento o un ricordo dei "doppi" bolognesi, anche se non esattamente di quello di San Pietro, che è intonato secondo intervalli differenti.dettagli
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8 ottobre 1876Contestato il Congresso cattolicoSi svolge nella chiesa della SS. Trinità, il III Congresso Cattolico italiano, sotto la presidenza onoraria del cardinale Morichini, arcivescovo di Bologna. Vi partecipano circa cinquecento persone. All'uscita i congressisti vengono pesantemente contestati da gruppi anticlericali, con salve di fischi e urla. In serata si svolge in città una manifestazione di protesta, che induce il prefetto a sciogliere il congresso per motivi di ordine pubblico. La decisione viene da molti criticata, come una violazione delle libertà costituzionali. L'Opera dei Congressi, presieduta da Giovanni Acquaderni, è comunque in piena espansione: tra Lombardia, Emilia e Veneto sorgono in breve tempo decine di comitati regionali e diocesiani e centinaia di comitati parrocchiali. I cattolici partecipano sempre più alla vita pubblica, promuovendo associazioni di categoria, cerimonie religiose, ma anche biblioteche, scuole e giornali. E' prevista anche la partecipazione alle elezioni amministrative.dettagli
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14 ottobre 1876Il Comitato dei non elettoriIn vista delle elezioni generali di novembre anche i non ammessi al voto entrano in battaglia per l'affermazione della Sinistra. In settembre è costituito il Comitato Democratico dei non elettori, che propugna la diminuzione delle tasse, il diritto di voto per tutti e la riforma elettorale. Il 14 ottobre esce il periodico “L'Eco dei non elettori”, che invita i liberali “a portare i loro suffragi sui candidati che sono caldi fautori dei diritti del popolo” e definisce il suffragio universale un “mezzo efficace di politica e civile educazione”.dettagli
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16 ottobre 1876Inaugurazione dell'Ufficio delle Poste in piazza NettunoViene inaugurato il nuovo ufficio postale, con ingresso in piazza Nettuno.dettagli
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18 ottobre 1876Il Teatro delle Varietà e le commedie di marionetteNel teatrino costruito in via Schiavonia dai fratelli Prandi per le commedie di marionette si rappresenta Il diluvio universale, seguito dal ballo La principessa Sidi-Sadok. Allo spettacolo assistono divertiti cittadini di ogni classe. Le recite dei Prandi, burattinai di Brescia “premiati di medaglie d'oro da molte società”, sono di buon livello e impiegano i migliori professionisti del mestiere. Balli come L'Africana, Mefistofele, L'isola delle Oche, Roberto il Diavolo, dove le marionette vengono mosse assieme con grande abilità, sono la parte più gradita. Pomposamente chiamato Teatro delle Varietà, il locale di via Schiavonia non è in realtà "felicissimo": per il grande concorso di pubblico, "si sta pigiati come sardine, e si soffre un gran caldo". Tuttavia vengono lodate l'eleganza e la ricchezza delle scene e l'efficacia dei macchinismi, tanto che anche i tecnici dei grandi teatri potrebbero "imparare qualche cosa". Un altro teatrino per le marionette sorge in via San Felice, ma spettacoli di questo tipo si tengono un po' ovunque a Bologna: al Teatro Salon in piazza VIII Agosto, al Politeama del Pincio, in via delle Moline, all'Arena d'Azeglio, in funzione dal 1866, a volte persino all'Arena del Sole e al teatro del Corso.dettagli
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5 novembre 1876Elezioni politiche: successo dei "ministeriali"Alle elezioni politiche di novembre si affrontano candidati “ministeriali”, che aderiscono al programma politico della sinistra storica, e candidati della destra. Nel 1° collegio cittadino si affrontano Gualtiero Sacchetti e Giuseppe Ceneri, radicale e massone (membro della loggia romana "Propaganda massonica"). Nel 2° collegio è aperta la sfida tra Francesco Isolani, Gaetano Tacconi (sindaco di Bologna dal 1874 al 1879, candidato capace di far convergere sul suo nome voti di destra e di sinistra) e il leader radicale Oreste Regnoli (1816-1896). Nel 3° collegio Giovanni Ercolani si contrappone a Cesare Zanolini. Altri esponenti ministeriali sono candidati in Romagna: Filopanti nella "sua" Budrio, Carducci a Lugo, Fortis a Forlì. Al ballottaggio escono ridimensionati i progressisti moderati (gli Azzurri). Ribaltando il risultato del primo turno, che vede ovunque in vantaggio i moderati, la sinistra conquista nel secondo la metà dei collegi in provincia e vince nel capoluogo: sono eletti Regnoli e Zanolini, mentre Ceneri è sconfitto per pochi voti.dettagli
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19 novembre 1876L'Accademia Filodrammatica AlbergatiCon la commedia Il dovere di Giuseppe Costetti, inizia il 19 novembre al Teatro Contavalli l'attività della nuova Accademia Filodrammatica Albergati, nata in aprile per iniziativa di un comitato presieduto dal marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881). Ne fanno parte, tra gli altri, Antonio Fiacchi (1842-1907) e Alarico Lambertini (1845-1901), direttori del giornale teatrale “Piccolo Faust”. Come prima iniziativa, l'Accademia ha preso in affitto per nove anni il Contavalli. Tra gli attori del benemerito sodalizio figurano i migliori elementi di compagnie come la Goldoniana, la Società degli Esordienti e la cessata Filodrammatica bolognese, presieduta da Alamanno Morelli. La scelta del repertorio è affidata ad esperti quali Abdon Altobelli, Enrico Panzacchi, Francesco Di Maurice, Aristide Ravà.dettagli
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4 dicembre 1876Richard Wagner a BolognaRichard Wagner (1813-1883), divenuto cittadino onorario di Bologna dopo il grande successo della sua “musica dell'avvenire”, arriva in città il 4 dicembre accompagnato dalla moglie Cosima. Il maestro di Lipsia, da tempo in Italia, assiste al Comunale alla prima del suo Rienzi. L’accoglienza del pubblico è “straordinariamente entusiastica”. Nel corso del ricevimento offerto dal sindaco Tacconi in suo onore all'Albergo Italia, Wagner si siede al pianoforte ed esegue il preludio ancora inedito del Tristano. Suona anche magistralmente un'aria di Bellini e al pubblico, che lo applaude con calore, risponde: "Ecco, questa musica Wagner non sa fare". Partendo la sera del 5 dicembre per Firenze, si ripropone di tornare a presto Bologna, ma la morte, sopravvenuta a Venezia nel 1883, glielo impedirà.dettagli