San Giovanni in Persiceto "piccola Manchester"
Dopo gli anni delle sanguinose rivolte contro la tassa sul macinato, San Giovanni in Persiceto conosce un notevole sviluppo industriale.
Piccoli e grandi opifici per la produzione di pellami, mobili, vernici, danno lavoro a molti operai. Artigiani chiodaroli diventano imprenditori e producono manufatti metallici venduti anche all'estero. Fabbriche che utilizzano vernici a fuoco vengono premiate in diverse esposizioni nazionali.
La ditta dei fratelli Lodini vince medaglie (Firenze 1861, Parigi 1867) per i suoi letti in ferro, colorati con vernice lucida, resistente e duratura, che simula il legno di noce.
Produce anche letti di forza per manicomi "con branda di tela robustissima che si può tendere o meno per mezzo della manovella, che possono fissarsi al suolo e permettono di assicurare un malato agitato o furioso senza che debba soffrirne".
Oltre ai letti, i Lodini hanno impiantato anche una fabbrica di lime d’acciaio “di qualsiasi specie”, sfruttando le acque del canale di San Giovanni “eccellenti per la tempera”.
I mobili in ferro battuto dei fratelli Ghibellini primeggiano “per eleganza, perfetta esecuzione e bella inverniciatura”. Tra essi vi sono letti dotati di saccone elastico, con alcune parti ”in ferro cavo, foggiato a spirale”.
Nella fabbrica lavorano 50-60 operai, “buono l’ordine e la disciplina”. Viene però criticato l’utilizzo, per alcune lavorazioni, di “piccoli ragazzi”, che non possono sopportare a lungo la fatica.
Sullo scorcio del secolo il paese cambia volto e acquisisce un aspetto più moderno. Per la sua notevole e diversificata attività produttiva viene soprannominata "la piccola Manchester d'Italia".
La costruzione della ferrovia Bologna-Persiceto-Crevalcore, primo tronco della linea per Verona, aperta nel 1887, contribuirà a incrementare il processo di industrializzazione.
- Atti ufficiali relativi alla Esposizione Universale di Vienna nell'anno 1873, pubblicati per cura del Ministero d'agricoltura, industria e commercio del Regno d'Italia, Roma, Tip. Barbera, 1873, vol. 1., p. 98
- L. Bellinzoni, Tra l'incudine e il martello, in: Torino e l'Esposizione italiana del 1884. Cronaca illustrata della Esposizione nazionale-industriale ed artistica del 1884, Torino, Roux e Favale; Milano, Treves, 1884, pp. 174-175
- Luigi Bortolotti, I comuni della provincia di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna, Tip. S. Francesco, 1964, pp. 433-434
- E. Canevazzi, Fabbrica in lime d'acciaio eretta in San Giovanni in Persiceto dai fratelli Lodini, in: "Il Propagatore agricola", 5 (1855), pp. 113-114
- Catalogo di mobiglie in ferro della premiata ditta Fratelli Lodini, S. Giovanni in Persiceto (Emilia), Bologna, Thumb, 1901
- Gabriele Cremonini, BO-stick. Viaggio tra cento misteri e curiosità di Bologna e del suo territorio, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 91-92
- Esposizione agraria ed industriale della provincia di Bologna nell'anno 1869. Relazione della commissione, Bologna, Tipografia Cenerelli, 1870, p. 126, 144
- Giovanni Forni, Persiceto e San Giovanni in Persiceto. Dalle origini a tutto il sec. XIX. Storia di un comune rurale, Bologna, Forni, 1968, p. 506
- Villa dell'Ambrogiana in Montelupo Fiorentino ridotta a manicomio criminale. Disegni, in: "Rivista di discipline carcerarie in relazione con l'antropologia, col diritto penale, con la statistica", 1-2 (1888), p. 19