"Pane e lavoro!"
La situazione delle classi lavoratrici nelle città e nelle campagne si fa sempre più grave e nel corso dell'anno la crisi diviene acuta per il cattivo raccolto.
In estate nei paesi e nelle città della Toscana e della Romagna scoppiano sommosse contro il caroviveri e la disoccupazione, spesso guidate dalle donne. Manifestazioni di piazza si svolgono il 2 luglio a Firenze.
Due giorni dopo le proteste si propagano a Forlì, Forlimpopoli, Rimini. Di seguito sono coinvolte, Cesena, Prato, Lucca, Arezzo e Livorno. Il 10 luglio la rivolta coinvolge anche Bologna.
L'11 luglio, a seguito del rincaro delle granaglie, a Porretta una moltitudine irrompe nei negozi e impone il prezzo dei prodotti. E' una delle prime agitazioni organizzate dei lavoratori della Valle padana.
Il grido delle dimostrazioni è dappertutto quello lanciato dai socialisti: "Pane e lavoro!". In luglio e agosto in Romagna si svolgono anche manifestazioni organizzate dai repubblicani.
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Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, p. 163
- Arturo Colombi, I contadini nella lotta di Liberazione nazionale, in: Al di qua della Gengis Khan, a cura di Remigio Barbieri e Sergio Soglia, Bologna, Galileo, 1965, p. 170 (data cit.: giugno 1874)
- Mario Facci, Alessandro Borri, Porretta dall'Unita alla Repubblica, 1859-1948. Cronache porrettane, aspetti politico-sociali, i sindaci e i podestà, Porretta Terme, Gruppo di studi alta valle del Reno - Comune, 1998, pp. 71-72
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 40