"Il Matto" contro il barone Mistrali
Un gruppo di intellettuali bolognesi, tra i quali Olindo Guerrini e Giosue Carducci, fondano “sui divani scarlatti” del Caffè dei Cacciatori, il periodico umoristico e satirico “Il Matto”, di cui usciranno solo tredici numeri.
Riuniti attorno a Giovanni Vigna dal Ferro, giornalista-viaggiatore, autore di Un Viaggio Nel Far West Americano (1881), lanciano una campagna d'opinione contro Franco Mistrali (1833-1880), direttore e proprietario del "Monitore", giornale filo-governativo avidamente letto dal popolo, ma osteggiato dai ceti più sensibili e aperti.
Lo accusano di vituperare "quotidianamente gli uomini e le cose più sacre alla patria, predicando la moralità", ma senza averne alcun titolo e alcun diritto.
Nobile scapestrato, ex ufficiale dell'esercito austriaco, poi garibaldino e rivoluzionario, il barone Mistrali è in questi anni un protagonista del giornalismo bolognese.
Implacabile polemista, è uso ad attaccare tutti, "riuscendo a farsi temere e ad aver maggior copia di nemici anziché amici" (Cervellati). Secondo Sebastiano Sani, a Bologna la fa da padrone "blandendo o minacciando", con l'acquiescenza del prefetto Bardesono.
Nel 1871 ha fondato il periodico satirico "Al Duttour", battistrada di una campagna denigratoria contro Marco Minghetti. Nel frattempo ha pubblicato romanzi a puntate - è il primo in Italia a scrivere di vampiri - saggi storici e cronache mondane.
Una disavventura finanziaria - il fallimento della Banca dell'Emilia, di cui è consigliere delegato - lo porterà in carcere, ma anche in galera continuerà una serrata attività giornalistica.
Dopo una battaglia "senza esclusione di colpi", "Il Matto" avrà partita vinta: in pochi mesi ridurrà al silenzio Mistrali, nel frattempo condannato a cinque anni di reclusione per fallimento.
- Aurelio Alaimo, Quotidiani e periodici politici e d'informazione a Bologna dall'Unità alla fine del secolo, in: Storia del giornalismo in Emilia Romagna e a Pesaro. Dagli albori al primo Novecento, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, pp. 195-196
- Albo carducciano. Iconografia della vita e delle opere di Giosue Carducci, Bologna, Zanichelli, 1980, p. 157
- Alfonso Rubbiani: i veri e i falsi storici, Bologna, febbraio-marzo 1981, a cura di Franco Solmi e Marco Dezzi Bardeschi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1981, p. 440
- Nicola Bernardini, Guida della stampa periodica italiana, Lecce, Tipografia editrice salentina, 1890, pp. 315-318
- I caffè storici in Emilia-Romagna e Montefeltro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, p. 98
- Oreste Cenacchi (Chiunque), Vecchia Bologna. Echi e memorie, con prefazione di Giulio De Frenzi, Bologna, Zanichelli, 1926, pp. 107-114
- Tiziano Costa, Olindo Guerrini e il suo tempo alias Lorenzo Stecchetti, Bologna, Costa, 2016, pp. 89-90 (foto)
- Franco Cristofori, Bologna come rideva. I giornali umoristici dal 1859 al 1924, Bologna, Cappelli, 1973, pp. 93-96, 113-122
- Franco Cristofori, Giornali umoristici bolognesi dell'800, in: Storia del giornalismo in Emilia Romagna e a Pesaro. Dagli albori al primo Novecento, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, p. 216
- Paola Neri, Il giornalismo bolognese nel periodo post-unitario, in: "L'Archiginnasio. Bullettino della biblioteca comunale di Bologna", 58(1963), pp. 250-396
- Giancarlo Roversi, La tromba della fama. Storia della pubblicità a Bologna, Casalecchio di Reno (BO), Grafis – Bologna, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, 1987, p. 220
- Alfredo Testoni, Bologna che scompare, ristampa della 2. ed., Bologna, Cappelli, 1972, pp. 46-47, 131, 207