Transita alla stazione la salma di Giuseppe Mazzini
Alle 2 del 15 marzo 1872 giunge a Bologna il treno che reca la salma di Giuseppe Mazzini (1805-1872), in transito verso Genova.
L’ex triumviro romano, protagonista del Risorgimento italiano, è morto a Pisa, ma non essendo ancora attiva la linea ferroviaria tirrenica, il convoglio è costretto all'attraversamento degli Appennini. Ad attendere il treno funebre vi sono alla stazione circa 1.500 persone.
Il prof. Quirico Filopanti tiene alla moltitudine accorsa un breve discorso celebrativo, mentre molti depongono fiori sulla bara.
Prima di giungere alla città lagunare il treno passa da Parma, dove viene suonata la marcia funebre, e da Alessandria, in cui è registrato un “grande concorso di popolo”.
Due giorni prima, al Teatro comunale, Mazzini era stato commemorato da Carducci con parole risentite nei confronti di chi, fino all‘ultimo, l‘ha perseguitato e emarginato:
Giuseppe Mazzini dopo quarant'anni di esilio passa libero per terra italiana oggi che è morto. O Italia, quanta gloria e quanta bassezza e quanto debito per l'avvenire!
- Luigi Arbizzani, La stampa periodica socialista e democratica nella provincia di Bologna, 1860-1926, a cura di Maria Chiara Sbiroli, Bologna, Compositori, 2014, p. 50
- Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, stampa 1972, p. 116
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 5: 1871-1900, p. 100
- Valeria Roncuzzi, Mauro Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, Bologna, Minerva, 2011, pp. 176-177