Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1872

Il romanzo "La fanciulla di Zena" di Raffaello Garagnani

Presso la Tipografia sociale di Ferrara viene pubblicato il romanzo La fanciulla di Zena di Raffaello (o Raffaele) Garagnani (1821-1891).

L'autore è un avvocato di nobile famiglia originaria della provincia di Parma e imparentata con i Lambertini. E' ben conosciuto nell'ambiente forense - durante la famosa Causa Lunga è stato difensore di alcuni imputati della Balla delle scarpe di ferro - e come estensore di alcuni saggi polemici contro l‘amministrazione comunale, ma anche per i suoi trascorsi come capo mazziniano, come scrittore di romanzi e novelle e come traduttore di Orazio.

Il pretesto di questo nuovo romanzo ambientato sulle colline bolognesi ai tempi di Matilde di Canossa è una lapide trovata nei pressi dell'antico castello di Zena, ai piedi del Monte delle Formiche.

La lapide - forse mai esistita e comunque scomparsa durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale (Fantini) - parlava di una fanciulla bellissima, Zenobia, fatta rapire da Azzone de' Cossi, in seguito liberata dal fidanzato Sigiero, ma colpita, per le disavventure patite, da un male che la condurrà alla morte.

Secondo "La Civiltà Cattolica" la vicenda avventurosa di Zenobia "ti commuove ai più soavi affetti, ti schiera innanzi i costumi, le passioni, i vizii, le virtù di quell’epoca, si illustre e gloriosa per l’Italia, e t’informa l’animo a sensi nobili e virtuosi".

Di grande interesse è la descrizione di varie località attorno a Bologna - come Monterenzio, Zula, Sassoleone, Brento - fatta con gli occhi di un uomo del XIX secolo, che quei luoghi conosce bene e frequenta assiduamente.

La fanciulla di Zena avrà nel 1876 una seconda edizione bolognese - in due volumi per 600 pagine complessive - presso la Tipografia Pontificia Mareggiani. Secondo Abdon Altobelli il romanzo sarà ben conosciuto nella locale società.

Approfondimenti
  • Abdon Altobelli, Monte delle Formiche, in: "Natura ed Arte", (1896-97), vol. 2., p. 15
  • Luigi Bortolotti, I comuni della provincia di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna, Tip. S. Francesco, 1964, pp. 388-389
  • “La civiltà cattolica”, serie 9., 1 (1874), p. 584
  • Da Bologna in Mountain-Bike, a cura del Monte Sole Bike Group, Padova, Tamari Montagna, vol.1., 1990, p. 73
  • Luigi Fantini, Antichi edifici della montagna bolognese, vol. 2: Maiola-Zola Predosa, Bologna, Alfa, 1974, p. 151
  • Luigi Fantini, Case e torri antiche dell'Appennino bolognese, con 214 fotografie dell'autore e 43 disegni di Enrico Fantini, Bologna, Società tipografica Mareggiani, 1960, p. 161
  • Raffaello Garagnani, La fanciulla di Zena, Ferrara, Tipografia sociale, 1872
  • Raffaello Garagnani, La fanciulla di Zena, Bologna, Tip. pontificia Mareggiani, 1876
  • Raffaello Garagnani. Un inviato speciale a Monterenzio, in: “Quaderni bisanesi”
  • Giulia Lorenzoni, L'Appennino bolognese nel romanzo storico, in: Cultura e letteratura d’Appennino, atti delle giornate di studio, Capugnano, 13 settembre 2003, a cura di Paola Foschi e Renzo Zagnoni, Porretta Terme, Gruppo di studi alta Valle del Reno - Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 2005, pp. 127-143
  • La montagna dopo la guerra. Continuità e rotture nell'Appennino bolognese tra Idice e Setta-Reno: 1945-2000, a cura di Mauro Maggiorani e Paola Zagatti, Bologna, Aspasia, 2009, p.520
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