Francesco Selmi sulla cattedra di chimica farmaceutica
Lo scienziato e patriota Francesco Selmi (1817-1881), già “maestro di farmacia” all'Università di Modena, ottiene la cattedra di chimica farmaceutica tossicologica all'Alma Mater.
Originario di Vignola, è stato a lungo perseguitato dal governo estense, che l'ha costretto all'esilio in Piemonte.
Dopo i moti del 1848 il duca di Modena Francesco V lo ha condannato a morte in contumacia. A Torino è stato tra i fondatori della Società Nazionale, amato “come un fratello” dal La Farina.
Selmi avvierà nell'ateneo bolognese importanti ricerche, in particolare sugli alcaloidi cadaverici, che ne faranno il fondatore della moderna tossicologia forense. La scoperta della Ptomaine offrirà uno strumento fondamentale per le perizie nei processi di avvelenamento.
Dirigerà dal 1868 al 1878 l'Enciclopedia di chimica scientifica e industriale. Di vasta cultura umanistica, oltre agli scritti scientifici lascerà anche testi letterari.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 5: 1871-1900, p. 932
- Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 169
- Francesco Selmi, Sulle ptomaine od alcaloidi cadaverici e loro importanza in tossicologia. Osservazioni, aggiuntavi una perizia per la ricerca della morfina, Bologna, N. Zanichelli, 1878
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 159