Villa Caldesi, la Casa dell'Angelo
L'ex chiesa delle monache degli Angeli, soppressa nel 1831, diviene villa Caldesi. Si trova fuori porta San Mamolo all'angolo con la via Panoramica per San Michele in Bosco.
Nel convento appresso i Canonici Renani custodivano una famosa pala di Giotto, in seguito trasferita alla Pinacoteca Nazionale. Dal 1370 vi si insediarono i monaci Camaldolesi.
Nel 1598 l'edificio passò al Collegio Montalto. Durante la peste del 1630 fu trasformato in lazzaretto per gli uomini.
Della chiesa rimane un portico occluso di sei arcate, orientato a nord verso la città. E' decorato con terrecotte, tondi tra arco e arco e capitelli in stile Rinascimento.
La testata su via San Mamolo è chiusa da una bifora sormontata da un elegante angelo "dalle chiome svolazzanti, dalle lunghe ali, dalla tunica a doppie maniche e dalla veste leggera cadente fin sopra i piedi" (Zucchini).
Villa Caldesi sarà conosciuta come la Casa dell'Angelo. Alla fine del '900 il Comune di Bologna la destinerà a sede del Quartiere Colli.
Ospiterà inoltre il Centro Amilcar Cabral, nato nel 1974 come osservatorio e centro di studi sui paesi dell'Asia dell'Africa e dell'America Latina, caratterizzato da una biblioteca specializzata di grande qualità.
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 95
- Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità. Seconda serie, Bologna, Tamari, 1975, pp. 38-39