Elezioni politiche. Minghetti rieletto deputato
Le elezioni politiche si svolgono secondo il sistema censitario ristretto vigente in Piemonte dal 1848. Alle urne vanno solo metà degli ammessi (l'1,36% della popolazione totale). Prevalgono i liberali, moderati e progressisti.
Tra gli eletti in città vi sono il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881) e Carlo Berti Pichat (1799-1878), mentre in provincia prevalgono Camillo Casarini (1830-1874), Rodolfo Audinot (1814-1874) e Paolo Silvani (1810-1884).
Marco Minghetti (1818-1886) è eletto deputato nel collegio 65, con soli nove voti in più del candidato democratico, l'avvocato Giuseppe Ceneri (1827-1898), rappresentante del partito "avanzato".
Il giornale "L'Amico del Popolo" parla comunque di "idolo scosso" e di vittoria morale della sinistra. Per il Bottrigari Minghetti "non gode in Patria di alcuna popolarità".
L’egemonia dei liberali a Bologna continuerà ancora per diversi anni, mentre andranno le differenze tra le varie correnti e si intensificherà l’attività politica dei cattolici.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., pp. 461-464
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 72
- Mario Maragi, Storia della Società Operaia di Bologna, Imola, Cooperativa P. Galeati, 1970, p. 107
- Sandro Zabbini, Nadia Cesari, Da Napoleone al 1945, in: Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 72