I malati di mente trasferiti in via S. Isaia
La notte del 12 settembre un gruppo di malati di mente, qualificati come "convalescenti e tranquilli", attraversano a piedi la città, guidati dagli infermieri, per raggiungere il convento soppresso delle Salesiane in via S. Isaia, nuova sede del manicomio.
Sono circa 300 i "matti" trasferiti dall' "orrido chiostro" del S. Orsola, dove erano ospitati in locali divenuti inadeguati e insalubri.
A guidare questa operazione è l'insigne medico e amministratore ospedaliero Francesco Roncati (1832-1906), al quale il manicomio sarà intitolato.
Da questo momento molti cominceranno a indicare l’Ospedale dei Pazzi semplicemente come “Sant’Isaia 90”.
- Mauro Carboni, Profilo storico degli ospedali di Bologna e Ferrara, in: Le arti della salute: il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia-Romagna, a cura di Graziano Campanini, Micaela Guarino, Gabriella Lippi, Milano, Skira, 2005, p. 82
- La città della carità. Guida alle istituzioni assistenziali di Bologna dal XII al XX secolo, a cura di M. Carboni, M. Fornasari, M. Poli, Bologna, Costa, 1999, p. 42
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, p. 256
- Elisa Montanari, Sant'Isaia 90. Cent'anni di follia a Bologna, Bologna, Pendragon, 2015, pp. 12-13, 16-17
- Mauro Moruzzi, Franco De Felice, La casa di Dedalo. Nel labirinto della sanità bolognese. Storie, fatti, informazioni, Ozzano Emilia, Union Cards, 1995, p. 25
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 214
- Università degli studi di Bologna, Rassegna storica dell'insediamento. Catalogo ragionato delle realizzazioni edilizie universitarie in rapporto all'assetto urbano, Bologna, Labanti e Nanni, 1974, p. 31