Prigionieri austriaci nel cortile della Cisterna
Nella guerra contro l'Austria il Corpo l'armata del generale Cialdini, che l'8 luglio ha attraversato il Po, occupa dapprima Rovigo, poi Padova, Treviso e Vicenza. Da Bologna transitano 60.000 soldati diretti a Ferrara.
Anche il Sindaco Pepoli è chiamato "con dispaccio governativo" nella città estense. Pochi giorni dopo sarà nominato Commissario a Padova, una delle Provincie Venete sottratte all'Austria.
Il 18 luglio sono tradotti in città alcuni soldati austriaci, prigionieri di guerra o disertori. Vengono temporaneamente rinchiusi nel cortile della Cisterna all'interno del Palazzo Comunale. Una cosa simile era già accaduta durante la "gloriosa giornata" dell'8 agosto 1848.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., pp. 431-433
- Giulio Cavazza, Alfeo Bertondini, Luigi Tanari nella storia risorgimentale dell'Emilia-Romagna, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1976, p. 193
- Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, 1950, p. 214