Pietro Ellero contro la pena di morte
Pietro Ellero (1833-1933), giovane giurista e criminologo friulano, professore di diritto penale all'Alma Mater, organizza al Teatro Comunale un incontro pubblico per l'abolizione della pena di morte. Tra gli oratori figura il poeta Giosue Carducci.
Nel 1858 è uscito il suo primo saggio importante su questa battaglia di civiltà, che lo vedrà protagonista negli anni seguenti. Ad essa dedicherà il periodico “Giornale per l'abolizione della pena di morte”, pubblicato assieme a Francesco Carrara.
Ellero sarà affiliato a Bologna alla loggia massonica “Concordia Umanitaria”, che nel 1864 diventerà “Galvani”. Nel giugno 1880 verrà nominato a Roma consigliere della Corte di Cassazione. Nella capitale sarà anche redattore della “Lega della Democrazia”, periodico diretto da Alberto Mario.
In qualità di parlamentare farà parte nel 1866 della commissione per il trattato di pace con l'Austria. Nel 1888 sarà membro della Giunta per l'esame del progetto del nuovo codice penale.
Morirà quasi centenario nel 1933, celebrato come decano del Senato da Luigi Federzoni. “Esponente del socialismo giuridico penale”, tra i suoi allievi sono da ricordare Enrico Ferri, Leonida Bissolati e Giacomo Matteotti.
- Nicola Bernardini, Guida della stampa periodica italiana, Lecce, Tipografia editrice salentina, 1890, p. 311
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, pp. 620-621
- Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 167