La Banca Popolare di Credito
Su iniziativa della Società Operaia è fondata Bologna la Banca Popolare di Credito. Ha come scopo principale quello di offrire anticipazioni in denaro agli “operai laboriosi ed onesti”.
Il 1° marzo sono approvati il progetto di Statuto sociale e il programma elaborati da un'apposita commissione.
Questo tipo di istituto benefico è stato ideato alcuni anni prima in Germania da Franz Hermann Schulze-Delitzsch (1808-1883) e promosso in Italia da Luigi Luzzati (1841-1927).
La banca bolognese inizierà la sua attività nel febbraio 1866, con l'apertura di uffici e sportelli.
Sarà presieduta dal marchese Luigi Pizzardi (1815-1871) - che concederà gratuitamente una porzione del proprio palazzo per gli uffici - e avrà come primo direttore Lorenzo Salvi, Venerabile della Loggia "Galvani".
La Banca Popolare sarà di supporto per l'istituzione a Bologna di una Società cooperativa di Consumo, concedendo prestiti e sottoscrivendo un buon numero di azioni.
Nel 1957 diventerà Banca Popolare di Bologna e Ferrara. Cesserà di esistere nel 1988, quando sarà assorbita dalla Popolare di Milano.
Questa istituzione è da alcuni ricordata come la prima società cooperativa della provincia di Bologna.

- Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)

- Via Carbonesi (BO) - Atrio

- Via Carbonesi (BO) - Atrio

- via Carbonesi (BO)

- sede di Bologna - via Carbonesi

- via Carbonesi (BO) - sede storica della Banca Popolare di Credito

- via Carbonesi (BO) - sede storica della Banca Popolare di Credito

- via Carbonesi (BO) - sede storica della Banca Popolare di Credito

- via Carbonesi (BO) - sede storica della Banca Popolare di Credito

- Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)

- Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)

- Luigi Pizzardi - Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)

- Francesco Isolani Lupari - Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)

- Paolo Silvani - Palazzo Zambeccari - via Carbonesi (BO)
- Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 26
- Aldo Berselli, Bologna nello stato unitario, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale Aiep, 1990, vol. IV, pp. 26-27
- Bologna. La cooperazione, Milano, EDIT-Ambrosiana, 1990 ca, p. 59
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 45 (foto)
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, p. 660
- Emilia-Romagna terra di cooperazione, a cura di Angelo Varni, Bologna, ETA - Analisi, 1990, p. 22
- Mario Maragi, Storia della Società Operaia di Bologna, Imola, Cooperativa P. Galeati, 1970, pp. 92-93
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 213
- Aristide Ravà, Storia delle associazioni di mutuo soccorso e cooperative nelle provincie dell'Emilia, Bologna, Nicola Zanichelli, 1873, pp. 66-71
- La società attraente. Cooperazione e cultura nell'Emilia Romagna, Bologna, dicembre 1976-gennaio 1977, a cura di Franco Solmi, Bologna, Grafis, 1976, pp. 135-136
- Fiorenza Tarozzi, Uno sguardo sulla massoneria bolognese nell'Ottocento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, p. 120