Lezioni di agricoltura per i maestri elementari
Il direttore della Scuola Normale Maschile propone al consiglio direttivo dell'istituto l'introduzione dell'insegnamento pratico di agricoltura. Secondo il suo parere è da essa che la provincia bolognese “trae gran parte della sua ricchezza e della sua prosperità”.
Egli prende l'esempio dal sistema scolastico inglese, dove gli allievi maestri “attendono essi stessi ai campestri lavori” e dove il piccolo catechismo agrario di J.F. Johnston ha avuto quattordici edizioni in poco più di un anno.
La proposta del nuovo insegnamento è approvata dall'Amministrazione provinciale e le lezioni hanno inizio a partire dal marzo 1866.
Per pagarsi il Convitto, i maestri neo patentati sono impiegati dal Comune come supplenti. Il podere per l'attività pratica è concesso dalla Società Agraria.
L'insegnante d'agricoltura sarà, fino al 1888, il prof. Giuseppe Bertoloni (1804-1874), ordinario di Agraria all'Università. Affiancherà le lezioni e la presentazione delle varie coltivazioni a frequenti sopralluoghi in aziende dei dintorni di Bologna.
- Francesco Fabbri, L'insegnamento d'Agricoltura nella Scuola Normale Maschile di Bologna (1866-1888), in: Interpretare l'innovazione, a cura di Massimo Tozzi Fontana, Giorgio Dragoni, Bologna, Il Nove, 1997, pp. 255-267