La Società per la lettura popolare
Presso le scuole San Domenico è istituita la Società per la lettura popolare, a favore degli alunni e dei maestri.
Le Società per la lettura hanno per fine "di procacciare, col mezzo di una Biblioteca circolante, la lettura di tutto ciò che d'interessante ed utile si è pubblicato", ad eccezione di ciò che è contrario alla pubblica moralità e all'ordinamento statale.
Altre società simili a quella bolognese sorgono in questo periodo in varie città italiane, spesso sotto l'egida della massoneria "interessata a sottrarre alla Chiesa ogni influenza sulla sfera educativa delle classi popolari".
La prima esperienze italiana si deve ad Antonio Bruni (1843-1891), che nell'estate del 1861 ha fondato assieme ad alcuni amici una biblioteca popolare a Prato ed è diventato poi "il vero apostolo delle biblioteche popolari" (Fumagalli).
Nel 1869 la Società di San Domenico risulterà "ben avviata". In quell'anno a Bologna verranno aperte altre due biblioteche a carattere popolare: quella della Società Artigiana e quella pedagogica annessa alla Scuola Normale Maschile.
- Antonio Bruni e la prima biblioteca popolare italiana (1861-1961). Il libro pratese attraverso il tempo, Prato, Associazione turistica pratese, Firenze, Arnaud, 1961
- Antonio Bruni, Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869, Firenze, Tipografia Eredi Botta, 1869, p. 31
- Ettore Fabietti, La Biblioteca popolare moderna. Manuale per le biblioteche pubbliche, popolari, scolastiche, per fanciulli, ambulanti, autobiblioteche, ecc., 4. ed. interamente rifatta con illustrazioni e schemi, Milano, A. Vallardi, 1933, p. 145 sgg.
- Memorie e documenti sulla fondazione della Biblioteca popolare circolante di Prato,
Prato, Tip. Contrucci e CC., 1866 - Storia di Pistoia, Firenze, F. Le Monnier, vol. 4: Nell'età delle rivoluzioni, 1797-1940, 2000, p. 516