Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

13 marzo 1863

La Loggia "Galvani"

In occasione delle elezioni politiche le logge massoniche "Concordia Umanitaria" e "Severa" si uniscono per dar vita alla loggia "Galvani".

Essa comincia i suoi lavori negli ultimi mesi del 1863 nella sede di via Gombruti, per trasferirsi poco dopo a Palazzo Taruffi in via del Poggiale (poi sede del liceo Minghetti).

Venerabile è Lorenzo Salvi, fondatore e direttore nel 1865 della Banca Popolare di Credito, oratore Quirico Filopanti e Augusto Aglebert segretario. Ne fanno parte possidenti, professori universitari, medici, avvocati, ma anche artigiani, militari e impiegati.

L'attenzione della loggia è rivolta ad attività sociali, come l'assistenza ai poveri, la costituzione di una cassa di prestito per gli operai, la cura di varie istituzioni di beneficenza, come gli asili infantili.

Negli anni successivi sarà presente a numerose manifestazioni politiche, battendosi per l'abolizione della pena di morte e la soppressione delle corporazioni religiose.

Nel 1865 promuoverà l'Unione liberale, in cui confluiranno personalità di diverso orientamento politico, ma accomunate da tendenze anticlericali.

L'esistenza di questa società sarà messa in pericolo dai dissensi che sorgeranno attorno alla candidatura di Minghetti, rappresentante di destra, alle elezioni politiche.

Nel marzo 1866 la "Galvani" sarà accolta dal Gran Consiglio di Milano "fraternamente nella Famiglia Massonica al Rito Simbolico", sotto i suoi auspici e, dal gennaio 1867, si ritirerà dal Grande Oriente Italiano, mutando il rito da Scozzese a Simbolico.

A partire dal 24 ottobre 1867 comincerà a tenere riunioni comuni con la "Felsinea", e sosterrà il movimento per Roma capitale.

Il Gran Consiglio Simbolico di Milano, però, non appoggerà l'attacco garibaldino a Roma e sospenderà i lavori della "Galvani". La loggia si scioglierà nella seduta dell'11 febbraio 1868.

Le lotte politiche tra moderati e progressisti, suscitate intorno alla questione romana, porteranno alla chiusura, oltre che delle due logge bolognesi, anche delle altre officine romagnole, tranne la "Dante Alighieri" di Ravenna.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 175-176
  • Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 139-141, 149-151, 178-179
  • Alessandro Boselli, Massoneria e sette segrete a Bologna nel Risorgimento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, a cura di Giovanni Greco, 3. ed., Bologna, CLUEB, 2016, p. 102
  • Giovanni Greco, Loggia Galvani coast to coast, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, cit., pp. 132-134
  • Giovanni Greco, I massoni emiliano-romagnoli e la tradizione democratica, in: Atti del convegno "Massoneria e Risorgimento. Da Bologna per l'Italia", a cura di Marco Adorni, Giovanni Greco, Davide Monda, col patrocinio del Grande Oriente d'Italia, Bologna, P. E. Persiani, 2012, pp. 34-35
  • Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, pp. 90-103, 109
  • Fiorenza Tarozzi, Uno sguardo sulla massoneria bolognese nell'Ottocento, in: Bologna massonica. Fra passione e ragione, cit., pp. 119-120

 

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