Monumento a Pellegrino Rossi
Nelle logge al pianterreno di Palazzo Poggi, sede dell'Università, è inaugurato un monumento alla memoria di Pellegrino Rossi (1787-1848).
La cerimonia solenne si svolge nella grande sala della biblioteca universitaria, dove le autorità sono accolte dal prof. Antonio Montanari.
Il Reggente dichiara che il monumento è "una riparazione dovuta dall'Italia alla memoria del grand'uomo che per essa perdé la vita". Ricorda inoltre gli studi compiuti dal "sommo Economista" nell'Ateneo bolognese.
Sotto il busto, opera di Stefano Galletti (1833-1905) - scultore ferrarese, autore del monumento a Cavour a Roma - è posta questa iscrizione:
Qui apprese qui insegnò la scienza del diritto
Salì in terre straniere ad alti onori
E a gloria imperitura cogli scritti e colle opere
Lui atrocemente spento pianse la Patria schiava e divisa
A lui rende ossequio libera e unita.
Dopo la caduta di Gioacchino Murat, di cui fu seguace e stretto collaboratore, Pellegrino Rossi riparò in Svizzera, a Ginevra, dove insegnò giurisprudenza e fu membro della dieta nel 1832.
Si stabilì quindi in Francia, dove ottenne la cattedra di economia politica al Collège de France. Fu poi professore di diritto costituzionale alla Sorbona e nel 1839 fu creato pari di Francia.
Nel 1845 divenne ambasciatore presso la Santa Sede. Rimase a Roma dopo la detronizzazione di Luigi Filippo e nel settembre 1848 entrò nel governo pontificio.
Il 15 novembre, mentre era in carica come Presidente del Consiglio, fu accoltellato nella capitale sulle scale del Palazzo della Cancelleria. Venne sepolto nella vicina chiesa di San Lorenzo in Damaso.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., p. 245