Malcontento e disordini per il carovita
In settembre scoppiano disordini contro i prezzi troppo alti dei prodotti commestibili e l'eccessiva imposizione fiscale. Gruppi di popolani invadono piazza Maggiore e rovesciano i banchi dei venditori di frutta e verdura, poi occupano i forni e dettano i prezzi delle farine e delle granaglie.
Mentre la classe dirigente si abbandona alla retorica e ai trionfalismi, il popolo si sente emarginato. Il malcontento è ormai esteso anche agli artigiani e ai piccoli imprenditori, che vedono soffocare i margini economici della loro attività.
Anche molti notabili e "uomini d'ordine", pur sostenendo il governo, non ne condividono la politica fiscale.
- Aldo Berselli, Bologna nello stato unitario, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale Aiep, 1990, vol. IV, p. 24