31 maggio 1861
Si ferma la zecca bolognese
Dopo sette secoli la zecca bolognese cessa la sua attività. Dal 1849 le battiture sono state molto poche: solo alcune monete di rame, quasi nessuna d'argento o d'oro.
Le ultime emissioni, dal 1859 al 1861 - in quest'anno si coniano solo pezzi da cinque centesimi - sono a nome di Vittorio Emanuele II.
Con il riassetto generale della monetazione, la zecca di Bologna viene chiusa definitivamente. Ancora pochi giorni prima, essa subisce il furto di alcune verghe d'oro, per una valore di 25 mila lire.
Approfondimenti
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., p. 205
- Giuseppe Giannantonj, Uomini, macchine e monete della Zecca di Bologna in antico regime, Bologna, Costa, 1996
- Francesco Malaguzzi Valeri, La Zecca di Bologna, Sala Bolognese, Forni, 1979 (rist. anast dell'ed. 1901)
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 212
- Giancarlo Roversi, Il palazzo della Zecca. La gloriosa vicenda di una delle più importanti zecche italiane, in "Bologna incontri", 9-10 (1975), pp. 9-10
- La Zecca di Bologna. 1191-1861, Bologna, Museo civico, 15 novembre-10 dicembre 1978, catalogo a cura di F. Panvini Rosati, Bologna, Arti grafiche Tamari, 1978, p. 21