1861
Scoperta del cunicolo romano
Durante lavori di manutenzione viene alla luce una parte dell'acquedotto romano, già studiato nel XVIII secolo. L'ingegnere Gelodi, capo del riparto acque del Comune, affiancato dall'ing. Antonio Zannoni, è incaricato di proseguire le ricerche.
La Giunta Municipale ritiene opportuno recuperare un tratto dell'antico manufatto per aumentare gli zampilli della fontana del Nettuno e arricchire la piazza del Palazzo comunale di un notevole effetto scenografico.
Nel 1862 Gelodi presenterà un progetto per il restauro del cunicolo fino al torrente Ravone.
Approfondimenti
- Acquedotto 2000. Bologna, l'acqua del Duemila ha duemila anni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pp. 134, 143-144, 187