Luigi Frati bibliotecario del Comune
Luigi Frati (1815-1902) è eletto nell'ultima tornata del Consiglio comunale quale bibliotecario presso la Biblioteca Comunitativa Magnani in Archiginnasio.
Devoto alla Società di San Vincenzo, è da qualche tempo assistente del professore di Antiquaria Girolamo Bianconi.
Darà alla biblioteca una impostazione particolare, mettendo assieme le varie raccolte e organizzandole per materie.
Sotto la sua direzione prenderà vita il catalogo storico a schede, contenente le descrizioni bibliografiche di tutte le pubblicazioni a stampa possedute.
Curerà inoltre la redazione delle Opere della bibliografia bolognese che si conservano nella Biblioteca Municipale di Bologna classificate e descritte, un catalogo a stampa delle opere di argomento bolognese presenti in biblioteca, che uscirà nel 1888-1889 in due tomi presso Zanichelli.
Grande esperto di numismatica e di ceramica medievale, a lui si deve anche la fusione dei due musei archeologici presenti a Bologna: il museo universitario e la raccolta antiquaria comunale, derivata dal lascito di Pelagio Palagi. Nel 1878 ne diventerà direttore.
Sarà tra i fondatori della Deputazione di Storia Patria per le Provincie di Romagna e ne ricoprirà per lunghi anni la carica di segretario.
- Lanfranco Bonora, Luigi Frati, in: "La Torre della Magione", 2 (2007), pp. [11-12]
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 415
- François Gasnault, La cattedra, l'altare, la nazione. Carriere universitarie nell'Ateneo di Bologna, 1803-1859, Bologna, CLUEB, 2001, pp. 137-138
- Giosue Carducci e i carducciani nella Certosa di Bologna, Bologna, Comune, 2007, p. 22
- Fiamma Lenzi, Archeologia e amor di patria: protagonisti, fatti e politica prima e dopo l'unificazione del paese, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 299