Estrazione di lignite lungo il Savena e il Setta
Lungo i torrenti Savena e Setta sono rinvenuti abbondanti depositi di lignite “senza filone, di qualità fosforica”. Si tratta di un combustibile di colore bruno-nero, in genere di bassa qualità per l’umidità elevata che contiene.
La lignite trovata nella zona e studiata dal dott. Gaetano Sgarzi, professore di Farmacologia all’Università, “è fibrosa in parte e in parte piciforme”. La si considera della migliore qualità e tra quelle che “meglio, e più estesamente, vengono applicate agli usi industriali”.
Nel 1858 la Società Lisi e Vidoni ne cava circa 200 tonnellate in quattro mesi a tre metri dal suolo, grazie al lavoro di trenta operai.
L’estrazione sarà in seguito impedita dalla privativa accordata nel 1847 alla Società Mineralogica Bolognese, che contempla “lo scavamento di ogni minerale” nella provincia.
La stessa Società Mineralogica estrarrà circa 170 tonnellate di materiale, probabilmente in perdita, dopodiché ogni attività verrà interrotta.
- Le condizioni industriali della Provincia di Bologna. 1887 e 1899, riedizione promossa dalla Associazione degli Industriali dell Provincia di Bologna, Bologna, Li Causi, 1982, p. 15
- Convegno di studi sul Risorgimento a Bologna e nell'Emilia, 27-29 febbraio 1960, vol. 1: Relazioni, in: "Bollettino del Museo del Risorgimento" (1960)., p. 161
- Luigi Dal Pane, Economia e società a Bologna nell'età del Risorgimento. Introduzione alla ricerca, 2. ed., Bologna, Compositori, 1999, p. 635
- Notizie sulle condizioni industriali della provincia di Bologna, in: "Annali di statistica", 5 (1887), p. 15
- Rendiconto delle sessioni dell’Accademia dell’Istituto di Bologna, in “Nuovi annali delle Scienze Naturali”, serie 2., 8 (1847), p. 276
- Specchi statistici relativi ai prodotti principali della Provincia di Bologna, in: "Rivista nazionale di diritto amministrativo, di economia politica e di statistica", 1 (1862), p. 53