Nuova convenzione per la ferrovia da Piacenza a Pistoia
Il Governo Austriaco, i ducati di Parma e Modena, il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio firmano con la Società delle Strade Ferrate del Lombardo-Veneto e dell'Italia centrale (LVCI), una convenzione per il completamento della Ferrovia dell'Appennino centrale (o Ferrovia Centrale Italiana), tra Piacenza e Pistoia.
I collegamenti previsti per Mantova e il Quadrilatero manifestano l'interesse strategico-militare dell'Austria.
La nuova società concessionaria, controllata dalla casa bancaria Rotschild, dal Credito mobiliare viennese, dal conte Pietro Bastogi e dal Duca di Galliera Raffaele De Ferrari, affida i lavori di costruzione all'ingegnere francese Jean-Louis Protche (1818-1886) di Metz, professore di ponti e strade al Politecnico di Parigi.
Questi risolverà il problema del valico appenninico nei pressi di Pracchia (PT), progettando lunghe gallerie e adottando soluzioni tecniche all'avanguardia.
Nell'agosto 1857 Pio IX porrà la prima pietra del grande ponte ferroviario sul Reno a Borgo Panigale. La linea sarà attivata dopo la caduta del potere papale.
Nel 1862 sarà aperto il tronco da Bologna a Vergato, nel 1863 Il re Vittorio Emanuele II inaugurerà la tratta fino a Pracchia, nel 1864 finalmente i treni raggiungeranno Pistoia.
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 57
- Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 152 (J.-L. Protche)
- Raffaele De Cesare, Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al 20 settembre, Roma, Forzani, 1907, vol. 1., 1850-1860, p. 188
- Elena Gottarelli, Urbanistica e architettura a Bologna agli esordi dell'unità d'Italia, Bologna, Cappelli, 1978, p. 38
- Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 402 (J.-L. Protche)
- Piero Paci, 22 aprile 1934: l'inaugurazione della fontana dei caduti della Direttissima Bologna-Firenze, in: "La Torre della Magione", 3 (2007), pp. 4-8
- Athos Vianelli, Le ferrovie a Bologna e nelle Romagne agli albori dell'Unità d'Italia, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 456 (data cit. 17 marzo 1856)