Il telegrafo diventa pubblico
Ai primi dell'anno viene inaugurato il servizio telegrafico da Roma a Bologna attraverso Ancona, gestito dalla società Telegrafi Elettrici Pontifici.
I messaggi ricevuti nell'ufficio telegrafico, situato nel seminario vescovile (poi hotel Baglioni), sono inoltrati ai destinatari in buste chiuse, con sigilli di ceralacca.
Il telegrafo ha raggiunto Bologna il 25 settembre 1853. Il primo collegamento è stato effettuato con Modena, capolinea di una rete che raggiunge l'Austria attraverso il Lombardo-Veneto.
Per i due anni seguenti il nuovo mezzo è rimasto riservato alle autorità per le comunicazioni ufficiali. Con l'allacciamento a Roma il servizio è diventato pubblico. In ottobre è prolungato fino a Ferrara.
La prima linea telegrafica dello Stato Pontificio, fra Roma e Terracina, è stata inaugurata alla presenza di Pio IX il 2 ottobre 1854. Dopo di che l’impianto di nuovi fili si è arrestato a lungo.
Nel 1857 sarà avviata una linea telegrafica da Bologna verso la Toscana attraverso la Valle del Reno. Nel gennaio 1859 la capitale sarà collegata al capoluogo emiliano attraverso Pistoia e Pracchia.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 363, 540
- Raffaele De Cesare, Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al 20 settembre, Roma, Forzani, 1907, vol. 1., 1850-1860, p. 154
- Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, p. 281, 285