Senza il Palio
La Festa di San Petronio è celebrata, nell'anno del colera, senza particolare solennità. Non si tiene il consueto Palio o corsa dei "barbari" - nome popolare dei veloci cavalli berberi che vi partecipano - sul classico percorso, che attraversa tutto il centro di Bologna, tra il Ponte della Carità in San Felice e Porta Maggiore.
E' l'unica corsa di cavalli cittadina scampata ai divieti del periodo napoleonico, appena meno rinomata del Palio di San Bartolomeo, che si correva il 24 agosto, lo stesso giorno della Festa della Porchetta.
La rinuncia al Palio del Patrono, un tempo importantissimo e con la posta più alta - dieci bolognini d'oro - non è una grave perdita per i tanti che ora lo considerano una usanza "barbara", nel vero senso della parola. Dal 1858, comunque, le gare di cavalli al galoppo saranno trasferite ai Prati di Caprara.
- Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali, 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, pp. 130-131
- Paola Bignami, La cultura dello spettacolo a Bologna, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 228
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 343
- Marco Poli, Come eravamo. Episodi di cronaca e storia bolognese, Bologna, Costa, 2000, p. 147
- Giancarlo Roversi, La tromba della fama. Storia della pubblicità a Bologna, Casalecchio di Reno, Grafis - Bologna, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, 1987, pp. 103-105
- Athos Vianelli, Bologna tradizionale, Bologna, Guidicini e Rosa, 1978, pp. 43-45