Il conte Salina dona al Comune le sue collezioni
Il 28 gennaio muore il conte Camillo Salina (1793-1855), accademico dell'Istituto delle Scienze e membro della Società Agraria. Lascia in dono al Comune di Bologna la sua preziosa collezione di conchiglie, minerali e reperti geologici.
Nel 1855 essa sarà trasferita, con gli armadi originali, nel palazzo dell'Archiginnasio e sistemata in un'apposita sala.
Il 19 luglio 1856 il museo Salina di storia naturale sarà esposto "alla dotta curiosità dei visitatori". La raccolta, "una delle più belle d'Italia", passerà nel 1879 al Museo mineralogico dell'Università.
Nel 1857, su suggerimento del direttore dell'Archiginnasio Luigi Frati, il Comune acquisterà dagli eredi anche la ricca collezione di medaglie, oltre 5.300 pezzi, appartenuta all'avv. Luigi Salina (1762-1845), padre di Camillo, ex presidente del Tribunale d'Appello e della Società Agraria bolognese.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 324
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 602
- Dalla Stanza delle antichità al Museo civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Giuseppe Sassatelli, Casalecchio di Reno, Grafis, 1984, p. 117, 189
- Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., p. 345
- Il Museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, Imola, University press Bologna, 1982, p. 11