La strada "Panoramica" per San Michele in Bosco
Incaricato dal Legato pontificio mons. Grassellini, l'ing. Enrico Brunetti Rodati (1813-1859), professore di disegno applicato alle arti presso l'Istituto Aldini Valeriani, elabora, in collaborazione con il Ministero dei Lavori pubblici, il progetto di una strada “panoramica”, che dalla Palazzina fuori Porta San Mamolo, giunge alla Villa Legatizia di San Michele in Bosco.
Per studiarne la fattibilità il Legato nomina poi una commissione, presieduta dal Senatore Guidotti. La strada deve rendere più comodo l'accesso alla sua residenza estiva.
In previsione di una prossima visita a Bologna di Pio IX, sono anche avviati l'allargamento della via dei Cappuccini da Porta Castiglione - volgarmente conosciuto come lo "stradello dei morosi" - e il restauro delle porte di accesso a San Michele in Bosco, Porta Castiglione e Porta San Mamolo. Quest'ultima sarà poi abbattuta nel 1902, assieme alle mura cittadine.
La costruzione della strada panoramica, chiamata in un primo tempo la "Ratta di San Michele", è criticata da molti come spesa pubblica non necessaria, ad esclusivo comodo dell'autorità ecclesiastica.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 296, 356
- Angelo Rambaldi, San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d'Italia. Dagli Olivetani all'Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, p. 99, 158-160, 167-168