La commedia "I Facchein ed Bulogna"
Il giovane studente Giuseppe Muzzioli mette in scena al Teatro Contavalli la commedia in dialetto bolognese I Facchein ed Bulogna.
Mentre si recita un tradizionale “drammone”, nel teatro si leva un finto battibecco tra attori e pubblico. Si chiede di proseguire lo spettacolo con una storia di facchini e allora gli attori propongono la triste vicenda di Baffiett, facchino dal cuore d'oro.
E' un "successo strepitoso": verrà replicato per ben 24 sere e la storia sarà proseguita da Luigi Brighenti con Il ritorno di Giovanni detto Baffiett.
Gli “ultimi” di Bologna diventano protagonisti di un teatro - per la prima volta - veramente popolare.
Antonio Fiacchi, grande autore dialettale, giudicherà la commedia "un lavurir fatt pulid dimondi", un lavoro davvero ben fatto.
Negli anni precedenti alla guerra mondiale Raffaele Fabbri, detto Stufifi, la reciterà a Porta Castiglione, come serata d'onore delle “balle” dei facchini di Mirasole.
Le prime file saranno tenute sgombre per i facchini, "in ghingheri e totalmente sgurati" (ben vestiti e ripuliti), e sul palco suonerà la Banda della Società Operaia.
- Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, pp. 30-31
- Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, vol. 1., Usi, costumi, tradizioni, 1950, pp. 169-170
- Franco Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti, Bologna, Alfa, 1981, pp. 23-24
- Antonio Fiacchi, Bologna d'una volta. Ricordi di giovinezza narrati dal sgnèr Pirèin alla sò Ergìa, Roma, G. Bertero, 1892, p. 128
- Garibaldini e partigiani. Almanacco bolognese 1960, a cura di Luigi Arbizzani, Bologna, Galileo, 1960, pp. 347-348
- Arrigo Lucchini, Cronache del teatro dialettale bolognese dalle origini ai nostri giorni, nuova ed. a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon, 2006, p. 24
- Carlo G. Sarti, Il teatro dialettale bolognese, 1600-1894. Studi e ricerche, Bologna, Stab. tip. Zamorani e Albertazzi, 1894, pp. 180-187