Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1852Disposta la chiusura dell'UniversitàE' disposta la chiusura dell'Università a causa di moti degli studenti. Per oltre cinquanta di essi, elencati nel Libro dei compromessi politici, la polizia pontificia ha raccolto “le più gravi informazioni”.dettagli
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1852L'acqua minerale di Ravone CasagliaPer la prima volta sono riconosciute ufficialmente le proprietà terapeutiche dell' Acqua Minerale Naturale Salino Jodata di Ravone Casaglia, che sgorga a 24 metri di profondità nei pressi di Villa Spada, nella Valle del torrente Ravone.Naturalmente gasata, di gusto amarognolo, ha un effetto purgativo ed è raccomandata per la cura antiscrofolosa dei bambini. A protezione della sorgente è costruito un casotto, più avanti trasformato in un'ampia sala con chiosco per i servizi e con accesso diretto sulla via di Ravone.La fonte sarà tra Otto e Novecento meta di una delle più belle passeggiate fuori porta.Nel 1894 il proprietario Aristide Boriani proverà a rilanciarla, vendendo l'acqua del Ravone in fiaschi presso le farmacie e i depositi di acque minerali.dettagli
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1852La Guardia Urbana BologneseVengono istituite due compagnie di Guardie Urbane. Per il momento non hanno compiti di polizia locale. Essenzialmente svolgono il servizio d'onore della rappresentanza comunale in occasione delle ricorrenze religiose. Il popolino non teme questi finti gendarmi - marziali solo in apparenza - e gli affibbia nomignoli scherzosi. Li chiamano i "gobbi" - dalla sigla presente sul loro distintivo: G.U.B. - oppure "guerdia scarpazouna", guardia scarpazzona, scarpona, per il tipo di marcia strisciata esibita nelle parate. Sono conosciuti anche come "guerdia turcheina", guardia turchina, dal colore della divisa. Il primo vero corpo di Vigili Urbani verrà organizzato a Bologna solo dopo l'Unità.dettagli
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gennaio 1852Bologna inondata di cartamonetaA Bologna circola una grande quantità di cartamoneta. I buoni che lo stato repubblicano e le amministrazioni locali hanno emesso per pagare le opere pubbliche della città e della provincia ammontano a oltre 300mila scudi e costituiscono "un vero perturbamento del commercio". Il triumvirato dei cardinali ha prorogato di un anno il loro corso. Cominciano a sparire dalla circolazione a partire da gennaio, sostituiti da buoni del tesoro e da nuove monete d'argento e di rame coniate nelle zecche di Roma e Bologna. Inviati nella capitale, i buoni bolognesi saranno "solennemente" bruciati a palazzo Madama, in modo analogo a quelli circolanti a Roma e nelle altre città dello Stato Pontificio: "Dopo essere stati tutti lacerati, sono stati di mano in mano gettati in una cassetta di bandone, appositamente fatta, fuori la loggia corrispondente al cortile di detto palazzo, ove eravi stato acceso il fuoco, e quindi sono stati bruciati alla pubblica vista, avendo ognuno osservato che tutti i medesimi boni erano stati totalmente consunti e distrutti dalle fiamme".dettagli
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26 gennaio 1852Contratto per la ferrovia PorrettanaLa Commissione internazionale per le ferrovie affida alla Società Anonima per la Strada Ferrata dell'Italia Centrale, costituita a Firenze, l'appalto per l'edificazione della linea Porrettana. Poco dopo inizierà la raccolta dei fondi necessari, con emissione di azioni governative al 5% di interesse. Nel 1853 cominceranno gli scavi per la costruzione della Galleria dell'Appennino. La ferrovia attraverso l'Appennino è da tempo vagheggiata: il primo progetto dei fratelli Cini di San Marcello è del 1845. Le polemiche tra i sostenitori dei diversi percorsi e la difficoltà di reperimento dei fondi bloccherà a lungo i lavori della tratta Bologna-Firenze, mentre la costruzione delle altre parti previste procederà speditamente. Il 24 maggio 1856, a fronte di nuovi rallentamenti, i commissari degli stati cointeressati all'opera dichiareranno la Società decaduta e la metteranno in liquidazione.dettagli
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1 febbraio 1852L'Unione ausiliaria degli StampatoriIl 1° febbraio si costituisce a Bologna l'Unione ausiliaria degli Stampatori, Librai, Cartari ed altri addetti agli stabilimenti tipografici. Il suo scopo è soccorrere i soci che per malattia o "per giustificata impotenza" non sono in grado di mantenersi. Per iscriversi occorre essere in buona salute e non avere ombre circa la morale e la "civile condotta". Coloro che hanno meno di 30 anni possono ricevere il sussidio. Agli altri è permesso di associarsi "al solo intendimento di arrecare vantaggio all'istutuzione". Gli associati a questo sodalizio saranno comunque pochi e “tenuissimo il sussidio” (Sorbelli). Miglior sorte avrà l’Unione degli Stampatori che sorgerà dopo l’Unità d’Italia, in un clima di maggiore libertà e diritto di associazione.dettagli
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15 marzo 1852Grande frana sul Monte VigeseAlle 8 del 15 marzo una grande frana di oltre 24 ettari, staccatasi dal Monte Vigese, nel comune di Camugnano, piomba sulla piccola borgata di Rio, seppellendo alcune case, assieme a 24 persone e a una settantina di capi di bestiame. Un intero podere del beneficio parrocchiale di Vigo, slittato per quasi due chilometri, si arresta nei pressi della chiesa di Verzuno, poco lontano dal torrente Limentra. I soccorsi portati subito dopo la catastrofe, dal parroco e da alcuni abitanti del luogo, risultano vani: la zona appare completamente spianata e non lascia trasparire nulla delle precedenti abitazioni. E' rinvenuto solo il corpo di una donna tra le macerie di una casa situata a lato della frana. Il Governatore di Castiglione de' Pepoli ordina subito l'evacuazione del borgo di Mercatale, egualmente minacciato, provvedendo a ricoverare alla meglio persone e animali nei paesi vicini.dettagli
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28 marzo 1852Muore Giovanni MarchettiIl 28 marzo muore dopo una lunga malattia il conte Giovanni Marchetti (1780-1852), letterato e poeta, originario di Senigallia, ma da molti anni domiciliato a Bologna. Fu membro del Collegio filologico dell'Università, bibliotecario comunale, socio d'onore dell'Accademia di Belle Arti, affiliato a numerose accademie. Seguace di Monti e di Giordani, il suo poetare, ispirato al modello classico di Petrarca, è ritenuto dal Romani superiore a quello di Leopardi, troppo austero e concitato. I suoi lavori letterari furono raccolti nel volume Rime e prose di Giovanni Marchetti, edito a Bologna nel 1828. Di saldi principi liberali, per molti anni segretario di Antonio Aldini, nel 1848 Marchetti ebbe da papa Pio IX - al quale era legato da personale amicizia - l'incarico di Ministro degli Esteri nel governo Mamiani. Fu anche sostituto di Antonio Silvani alla Consulta, dopo la morte del celebre giurista. I suoi funerali si svolgono, alla presenza di molti illustri concittadini, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Monte.dettagli
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aprile 1852Restauri negli appartamenti del Legato. La Sala UrbanaPrima di lasciare Bologna per assumere l'incarico di Nunzio pontificio in Brasile, il Commissario mons. Gaetano Bedini (1806-1864) fa ripristinare la grande sala detta di Urbano VIII, o Sala Urbana, negli appartamenti legatizi del Palazzo comunale e ne fa edificare un'altra a nome di papa Pio IX. Il restauro della decorazione nella Sala di Urbano VIII, molto danneggiata dal tempo e ricoperta di calce all'epoca della Repubblica Cisalpina, è condotto con grande maestria da Napoleone Angiolini (1797-1871) e altri artisti. La sala fu fatta costruire nel XVII secolo dal card. Bernardino Spada. La decorazione barocca del soffitto è uno dei primi esempi di quadratura prospettica, per la quale la scuola bolognese divenne poi famosa nel mondo. Tra gli artisti qui impegnati si annoverano Girolamo Curti, Agostino Mitelli e Angelo Michele Colonna. Le pareti sono completamente ricoperte dagli stemmi dei cardinali legati e altri amministratori del governo pontificio. Il restauro promosso da mons. Bedini sarà ricordato da una lapide murata sulla parete sud.dettagli
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28 aprile 1852Gaspare Grassellini Legato StraordinarioMons. Gaspare Grassellini (1796-1875) è nominato Legato Straordinario per le quattro Legazioni e prolegato di Bologna. E' un uomo di fiducia del Pontefice: tra il 1846 e il 1847 ha ricoperto gli incarichi di governatore di Roma e vicecamerlengo di Santa Romana Chiesa. Al suo arrivo in città viene accolto con freddezza. Dal casotto dei burattini, luogo deputato della satira popolare, Fagiolino lo nomina “porz grasslein”: maialino grassottello. Il prelato siciliano è chiamato a mettere ordine in uno dei territori più turbolenti dello stato, dove è in corso l'organizzazione dei comitati mazziniani e si preparano complotti e insurrezioni. Con l'appoggio delle truppe austriache e delle polizie degli stati vicini riuscirà a rintuzzare con efficacia i focolai di ribellione. Cercherà di guadagnarsi il favore dei notabili bolognesi e di una parte della popolazione realizzando opere pubbliche e promuovendo alcune misure fiscali. Inoltre ridurrà gradualmente lo stato d'assedio, lasciando agli Austriaci i compiti repressivi. Nonostante ciò non sarà molto amato dalla cittadinanza. Sarà ricordato per la sua “poltroneria” e il “dolce far niente" (Bottrigari) e soprattutto per l'inerzia in occasione del colera del 1855.dettagli
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29 maggio 1852La Fondazione Collegio BertocchiCon testamento del 31 gennaio 1852, consegnato il 29 maggio al notaio Pallotti, l'ingegnere Innocenzo Bertocchi istituisce una fondazione con lo scopo di rendere accessibile la formazione scolastica a giovani "di civile condizione e bisognosi". In pratica negli anni successivi il “Collegio” (forma prescelta in tempi antichi dai donatori per la beneficenza ad allievi) erogherà borse di studio agli studenti universitari meno abbienti per tutta la durata del curriculum scolastico. Il patrimonio della Fondazione è costituito da immobili in città e da fondi rustici nei comuni di Argelato, Sala Bolognese e Castello d'Argile.dettagli
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30 maggio 1852Mostra botanica a San Michele in BoscoNella Villa Legatizia di San Michele in Bosco si tiene il 30 e il 31 maggio la seconda mostra botanica. La prima edizione si è svolta, in tono minore, l'anno precedente. Nel chiostro di mezzo sono esposte piante e fiori provenienti da giardini privati e dagli orti botanici di Bologna e Modena. Promotori della manifestazione bolognese sono due grandi maestri: Antonio Bertoloni (1775-1869) e Giovanni De Brignoli. Medico originario di Sarzana, Bertoloni si è dedicato totalmente allo studio della flora. Nel 1815 ha ottenuto la cattedra di Botanica all’Università di Bologna. E' autore di un fondamentale trattato sulla Flora italica in dieci volumi. De Brignoli è stato chiamato a Modena dal duca Francesco IV per succedere al celebre Filippo Re sulla cattedra di botanica della locale università. La mostra floreale è apprezzata, più che per la varietà delle specie esposte, “per la vigoria delle piante fatte crescere con le più affinate industrie e soprattutto per la ricchezza delle collezioni diverse”.dettagli
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giugno 1852Filanda meccanica per canapa e linoL'imprenditore Bignami, in società con la ditta commerciale del banchiere Raffaele Rizzoli (1806-1875), impianta a Bologna una filanda meccanica per la canapa e il lino. Lo stabilimento è situato nei pressi dei giardini della Montagnola, dietro all'arena del Gioco del Pallone. La direzione è affidata all'inglese John Dyer. Ex capitano guardia civica bolognese, Enea Bignami (1819-1896) ha partecipato alle campagne del 1848-1849 come ufficiale nell'esercito piemontese. Nel 1859, dopo la partenza degli Austriaci, farà parte a Bologna della giunta provvisoria di governo. Viaggerà spesso all'estero, e particolarmente a Parigi, stringendo rapporti con gli ambienti finanziari. Diventerà uno dei massimi esperti italiani in ambito ferroviario e rappresentante dei Rothschild in Italia.dettagli
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19 giugno 1852Torna l'illuminazione a gasDopo quattro anni di oscurità, torna nelle strade centrali di Bologna l'illuminazione a gas, “vago e quasi novello splendore”. La luce dei lampioni è più brillante per la qualità migliore del gas prodotto da una nuova Società concessionaria. Per la riaccensione è scelto l'anniversario dell'elezione di Pio IX. Nonostante l'invito del Senatore Guidotti, sono poche le case private che accompagnano, con la loro illuminazione, la festa per il Papa. Anche la funzione in San Petronio è quasi deserta.dettagli
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26 giugno 1852Concessione per la costruzione della Strada Ferrata dell'Italia CentraleLa commissione dei cinque governi firmatari della Convenzione di Roma del 1° maggio 1851 stipula, con l'apposita Società Anonima costituitasi a Firenze, l'atto di Concessione per la costruzione, attivazione ed esercizio della Strada Ferrata dell'Italia Centrale. Una successiva legge, riguardante le espropriazioni per pubblica utilità, firmata il 6 luglio dal Segretario di Stato card. Antonelli, sarà utile per la realizzazione di questa importante opera pubblica.dettagli
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1 luglio 1852La Banca centrale dello Stato PontificioE' istituita a Roma la Banca centrale dello Stato Pontificio, con sezioni periferiche ad Ancona e Bologna. Il capitale iniziale è raccolto con l'aiuto di alcuni finanziatori israeliti, che però non ottengono cariche nel consiglio di amministrazione, dove è eletto governatore il fratello del cardinale Antonelli. Lo statuto è pubblicato il 25 giugno a Roma e il 30 a Bologna. Dal 1° luglio la banca dà inizio alle operazioni in tutte le sedi. A guidare la succursale bolognese è nominato in un primo tempo il marchese Cesare Bevilacqua (1802-1877), possidente, sostituito poco dopo da Pietro Cicognari.dettagli
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2 luglio 1852Il Museo di Storia NaturaleApre in via Zamboni il Museo di Storia Naturale dell'Università. Il nucleo più antico comprende una parte del Museo di Ulisse Aldrovandi (1605), il Museo Diluviano del Monti (1733), le raccolte di rocce e fossili del Cospi e di fossili del Marsigli. Il prof. Giovanni Giuseppe Bianconi ha seguito dal 1846 il trasferimento in Palazzo Malvezzi, riclassificando tutti i reperti, rimasti a lungo ammassati nei magazzini di Palazzo Poggi. Nel 1863 le collezioni mineralogiche saranno separate da quelle di Geologia generale e di Paleontologia e andranno a costituire il Museo Mineralogico. Il Museo di Storia Naturale sarà alla base di quello inaugurato nel 1881, in occasione del II Congresso Geologico Internazionale, su impulso di Giovanni Capellini, dal 1860 titolare della cattedra di Geologia all'Università.dettagli
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1 agosto 1852Gestione unica delle vetture di piazzaDal 1° agosto una Società d'impresa ottiene l'esclusiva per la gestione delle vetture di piazza. Le stazioni designate sono: nelle seliciate di San Francesco e di via Maggiore (poi Piazza Malpighi e Piazza Aldrovandi), nella via de' Pollaiuoli (poi via Ugo Bassi) presso la Fontana Vecchia, in Piazza del Pavaglione e in Piazza Santo Stefano.I fiacres a un solo cavallo costano 8 baiocchi “per una gita da un luogo all'altro della Città”. Nelle vetture singole possono prendere posto solo due persone oltre il conduttore, quattro persone in quelle a due cavalli.dettagli
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8 agosto 1852Dimostrazione popolare sciolta dagli AustriaciNei giardini della Montagnola ha luogo una pubblica manifestazione di gioia, a ricordo della vittoria popolare dell'8 agosto 1848. Vi sono fiaccole e fiori e vengono distribuite stampe. Il raduno viene sciolto per l'intervento di alcune pattuglie austriache.dettagli
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settembre 1852Il colonnello Freddi al comando della GendarmeriaIl Tenente Colonnello Stanislao Freddi è nominato in settembre comandante della Gendarmeria pontificia a Bologna. Gode di pessima fama negli ambienti liberali. Soldato pontificio nel 1805 e del Regno italiano nel 1808, combatté in Germania Prussia e Italia. Dopo il ritorno del Pontefice passò ai Carabinieri, scalando diversi gradi. Nel 1831 si distinse a Orvieto contro gli insorti del Governo delle Provincie Unite, procurandosi la fama di “fedelissimo, fortissimo e giustissimo”. Fu quindi nominato aiutante del Colonnello Giuseppe Bentivoglio, inviato a reprimere l'insurrezione in Romagna. Decorato della Croce di Gregorio Magno, con il Commissariato delle Quattro Legazioni divenne Tenente Colonnello e fu al comando delle operazioni repressive in Romagna, che flagellò con "impero ferocissimo". Suscitò delitti e ribellioni per poi reprimere più facilmente, compiendo tali eccessi da subire i rimproveri dalla Segreteria di Stato. Dopo l'amnistia di Pio IX si rifugiò a Roma.dettagli
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ottobre 1852I comitati mazziniani nel BologneseVerso la fine del 1852 sono presenti nel Bolognese diversi comitati dell'Associazione Nazionale mazziniana: il Comitato succursale dal Metauro al Po, il Consiglio del Reno, il Comitato Municipale, quello Provinciale e altri organizzati nei comuni della provincia. In teoria esiste anche una organizzazione militare suddivisa in legioni, coorti, centurie, squadre. Tra i principali promotori dei comitati e delle milizie popolari vi sono Anna Grassetti Zanardi (1815-1896) e Napoleone Brentazzoli (1805- 1873), che in esilio in Francia ha avuto contatti con Mazzini. Giuseppe Marchi, un modesto falegname chiamato “l'Ometto bolognese”, ha l'incarico di distribuire le cartelle del Prestito Nazionale Italiano, che Mazzini ha lanciato da Londra in vista di future insurrezioni. Fra i capi emergono inoltre il giovane ingegnere forlivese Gregorio Gregorini (1827-1904) e il legale Giovanni Righi de' Lambertini (1800-1870). Quest'ultimo, soprannominato “duce”, è un cospiratore di lunga data: ha partecipato ai moti del 1831 e del 1843, ha avuto incarichi militari durante la Repubblica Romana. L'elemento popolare è nettamente prevalente nell'organizzazione mazziniana. I capi faticano a tenere a bada i gregari, che sognano a occhi aperti la rivoluzione e seguono la “teoria del pugnale”. I progetti dei “giacobini”, da molti ritenuti assurdi, cozzano contro le idee e le speranze di coloro che auspicano una rivoluzione senza sangue e una società rigenerata “con la pratica della virtù”.dettagli
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9 ottobre 1852L'Esposizione Agrario-IndustrialeTra il 9 e l'11 ottobre, presso la Villa Legatizia di San Michele in Bosco, si tiene la prima Esposizione Agrario-Industriale. Lo scopo che gli organizzatori si prefiggono non è tanto quello di esporre “oggetti peregrini o nuovi”, ma di far conoscere i prodotti delle aziende agricole e delle manifatture locali, per studiarli e portarvi miglioramenti. I concorrenti ai premi industriali devono fornire una documentazione, che provi che la lavorazione dei prodotti presentati è avvenuta nella provincia di Bologna. L'esposizione del bestiame si tiene nella sola giornata di sabato 9 ottobre in un podere fuori porta San Mamolo concesso dal signor Tacconi. Una “superiore concessione” allungherà il termine della restante esposizione al martedì 12 ottobre. Tra i premiati con medaglia d'argento del ministero del Commercio risulta il prof. Giuseppe Bertoloni, che presenta “frutti da lui coltivati, di squisito sapore e di non comune bellezza”. Sono insigniti, tra gli altri, il meccanico bolognese Alessandro Calzoni, che ha inventato una macchina per “iscavezzare e gramolare” la canapa, il conte Enrico Grabinski, che espone alcune piante di riso della Carolina e il conte Annibale Ranuzzi, che presenta un alveare di fabbricazione francese. Molto apprezzati sono i vini prodotti dal conte Tattini nella sua tenuta di Quaderna e quelli di Pietro Trebbi di Sala Bolognese, con podere a Bagno di Piano. Esposizioni promozionali dell'economia provinciale si ripeteranno, pur tra mille difficoltà, anche nel 1853, 1855, 1856 e 1859.dettagli
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novembre 1852Pregevoli pitture scoperte in San PetronioLa Fabbriceria di San Petronio intraprende importanti restauri all'interno della basilica. Vengono raschiate alcune delle grandi colonne della navata centrale e alcune pareti laterali, adiacenti alle cappelle. Provoca grande sorpresa la scoperta di numerose pregevoli pitture di cui si ignorava l'esistenza, in particolare alcune immagini della Beata Vergine attribuite a Lippo di Dalmasio o alla sua scuola. Tra i dipinti scoperti, impressiona un gigantesco San Cristoforo del Lianori o dell'Avanzi. Le colonne e i muri all'interno furono imbiancati nel XVI o XVII secolo, in occasione di un'epidemia di peste o forse per dare “un effetto più armonico” all'architettura della chiesa.dettagli
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4 novembre 1852Le opere di Bellini tornano al ComunaleDopo molti anni ritorna al Teatro Comunale la musica di Vincenzo Bellini. Nel programma autunnale vi sono la Norma, con Maria Gazzaniga (1824-1884), la Sonnambula e i Puritani, con Erminia Frezzolini (1818-1884). Le due primedonne fanno furore e i cultori del bel canto si dividono in due partiti, che si danno battaglia con discussioni interminabili. La Gazzaniga possiede una bellissima voce, che non eguaglia quella della rivale per agilità, ma la supera "per freschezza di timbro" (Vatielli). Dopo una pregevole carriera nei più importanti teatri italiani, nel 1857 andrà negli Stati Uniti e insegnerà canto a New York. La Frezzolini, dal canto “perfetto e appassionato”, ha debuttato come protagonista proprio in un'opera di Bellini, la Beatrice di Tenda, eseguita nel dicembre 1837 al Teatro del Cocomero di Firenze. Nel 1839 è stata protagonista della stagione teatrale bolognese, interpretando, oltre alla Beatrice, l'opera Elena da Feltre di Mercadante, diretta dall'autore, e l' Anna Bolena di Donizetti. E' stata anche la prima Giselda nei Lombardi alla prima crociata di Verdi (11 febbraio 1843) e interprete di altre opere del maestro di Busseto. Si ritirerà dalle scene nel 1860 e morirà in povertà.dettagli
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4 novembre 1852I liberali "albertisti" sostengono CavourUna parte dei liberali bolognesi guarda con entusiasmo l'azione del Piemonte costituzionale e l'ascesa politica di Camillo Benso conte di Cavour (1810-1861), che il 4 novembre ne diviene primo ministro. Secondo Marco Minghetti il notabile piemontese, in passato esponente dei conservatori, procede ora con decisione “sulla via liberale”. Alla sua corrente si associano a Bologna personaggi come Luigi Tanari, Annibale Ranuzzi, Luigi Pizzardi, lo stesso Minghetti, cioè il gruppo "albertista", attivo dal 1845-46 a sostegno della proposta di Vincenzo Gioberti (1801-1852). Nell'opera Il Rinnovamento il filosofo teorizza l'egemonia sabauda nel processo di indipendenza nazionale.dettagli
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8 novembre 1852La collezione di Vincenzo ValoraniLa sera dell'8 novembre muore a Bologna il dottor Vincenzo Valorani (1784-1852), illustre medico marchigiano, dal 1829 sostituto di Giacomo Tommasini come professore di clinica medica all'Università e dal 1831 titolare di medicina teoretica e pratica. Lascia al Comune di Bologna una preziosa collezione di 23 paesaggi, già esposti nell'anticamera della propria abitazione, trasformata in una sorta di studiolo per la riflessione filosofica e la meditazione. Valorani è stato anche apprezzato poeta, tanto da essere scelto come segretario perpetuo dell'Accademia dei Felsinei, annessa alla Società del Casino. Fu lui ad invitare Giacomo Leopardi, il lunedì di Pasqua del 1826, alla serata dell'Epistola al Pepoli, introdotta con una sua prolusione troppo lunga, che annoiò l'uditorio. Il testamento prevede che la collezione dei quadri, espressione del suo gusto estetico, rimanga allestita in permanenza a proprio nome all'Archiginnasio.dettagli
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26 dicembre 1852Il "Rigoletto" di Verdi al Teatro ComunaleDebutta “con esito felicissimo” al Teatro Comunale il Viscardello, più tardi conosciuta come il Rigoletto, opera in tre atti composta nel 1851 da Giuseppe Verdi (1813-1901) su libretto di Francesco Maria Piave (1810-1876). La soprano Virginia Boccabadati (1828-1922), “egregia artista” dalla voce “dolce e intonata”, suscita entusiasmo: riceve applausi per tutta l'esecuzione ed è chiamata “per più volte all'onore della scena”. Il Viscardello è uno dei capolavori della “trilogia popolare” di Verdi, assieme al Trovatore, che sarà rappresentato a Bologna per la prima volta il 25 ottobre del 1855, e a Violetta, che poi diverrà la Traviata.dettagli