L' "Elisabetta Sirani" del marchese Pepoli
Al Teatro del Cocomero di Firenze debutta il dramma in tre atti Elisabetta Sirani pittrice bolognese del marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881).
L'interpretazione di Elisabetta Sirani (1638-1665), esponente della scuola artistica bolognese, morta in circostanze misteriose, è dell'attrice e soprano Carolina Santoni (1808-1878), alla quale verrà riservata nel libretto questa nota:
"Non posso a meno di tributare pubblico segno di gradimento a quest'esimia Artista che mirabilmente interpretò il carattere della Pittrice e adoprò tale magistero che parecchi Francesi che assistevano alla prima recita, ebbero a dire che madamigella Rachel non avrebbe potuto recitare meglio".
L'opera, dedicata da Gioacchino all'amata moglie Federica Guglielmina Hohenzollern, verrà replicata nello stesso anno a Livorno e a Genova, dove non avrà grande successo.
Sarà considerata "dramma molto delicato" e quindi poco coinvolgente, o "un infelice contributo da parte di un discreto drammaturgo dilettante".
Altri invece lo riterranno un "dramma che ogni cuore gentile fa fremere" per l'infelice sorte della protagonista, divenuta "oggetto non curante alla vita e agli onori" a seguito di un amore contrastato.
- Gioacchino Napoleone Pepoli, Elisabetta Sirani pittrice bolognese, dramma in tre atti, Firenze, Libreria teatrale di A. Romei, 1851
- Enrico Zironi, Il marchese senatore Gioacchino Napoleone Pepoli. Sua vita, apostolato e opere letterarie, 10 ottobre 1825-26 marzo 1881, Bologna, Stab. Tip. Zamorani e Albertazzi, 1895, p. 9