Il governo pontificio concede le strade ferrate
Il Governo Pontificio, con il parere favorevole del Ministro dei lavori pubblici e con risoluzione della Commissione Governativa di Stato, rilascia la concessione per la costruzione delle strade ferrate.
Essa accoglie e riunisce le proposte di Angelo Ferlini per la linea da Bologna ad Ancona attraverso le Legazioni, presentata il 28 gennaio, e quella dei principi Clemente Altieri e Cosimo Conti per la linea della “Gran congiunzione” tra i due mari, l'Adriatico e il Tirreno, presentata il 14 febbraio.
Quest'ultima, partendo da Ancona e costeggiando il territorio toscano, giungerebbe a Roma e proseguirebbe con un braccio per Velletri, fino al confine napoletano.
La concessione governativa consente di suddividere la rete ferroviaria in tre distinte imprese: da Bologna ad Ancona, da Ancona a Roma e da Roma a Ceprano.
Alla prima, di cui si occupa soprattutto Ferlini, è assegnato un capitale di cinque milioni e mezzo di scudi romani, suddiviso in 55mila azioni da 100 scudi.
La sede principale dell'Impresa e della relativa Società dovrebbe essere Bologna, con Comitati nei capoluoghi delle Legazioni.
Il completamento della linea è previsto in dieci anni. La concessione dovrebbe durare 99 anni dalla sua messa in funzione.
Nonostante gli sforzi finanziari – soprattutto da parte del principe Altieri – la Società per la Gran linea di via ferrata negli stati pontifici non riuscirà a trovare i capitali sufficienti.
- Clemente Altieri, Cosimo Conti, Angelo Ferlini, Programma per la gran linea di via ferrata negli stati pontifici, Bologna, Società Tipografica Bolognese, 1850
- Raffaele De Cesare, Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al 20 settembre, Roma, Forzani, 1907, vol. 1., 1850-1860, p. 181