Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

27 gennaio 1850

La banda del Passatore semina il terrore a Castel Guelfo

La sera del 27 gennaio una decina di “malandrini” appartenenti alla banda di Stefano Pelloni detto il Passatore (1824-1851) assaltano la  cittadina di Castel Guelfo al confine della provincia di Bologna.

Irrompono nella casa del colono Agostino Tinti e lo rapinano, dopo aver aperto la porta d'ingresso “per colpi di bastoni”. In paese due di essi fanno irruzione in un locale pubblico, soprendendo e uccidendo due veliti, che si trovano tra gli avventori. 

In seguito i banditi tentano di rapinare la casa di un possidente, prendendo in ostaggio una trentina di abitanti. Prima di fuggire danno l'assalto alla caserma dei carabinieri pontifici, che però nell’occasione risulta deserta.

In questo periodo nelle Legazioni si moltiplicano delitti e rapine. Il maggiore allarme si ha per l'assalto alle città, dove noti benestanti vengono depredati nei loro palazzi e intere cittadine vengono occupate: da Bagnara a Brisighella, da Casola Valsenio a Forlimpopoli.

La “combriccola” in cui opera e comanda il Passatore è composta di circa cento “malfattori”, divisi in piccole bande che scorazzano nel territorio, invadono gli abitati, assaltano le diligenze sulle strade e a volte si riuniscono per compiere imprese criminali ancora più clamorose. 

Per alcuni anni, tra il 1848 e il 1851, i fatti di sangue si ripeteranno in Romagna e spesso i malviventi potranno contare sulla connivenza dei paesani e sulla scarsa efficienza delle forze dell’ordine.

Approfondimenti
  • Adolfo Albertazzi, Strane storie di storia vera, Milano, Vitagliano, c1920, p. 266
  • Roberto Balzani, La Romagna, Bologna, Il mulino, 2001, p. 71
  • Castel Guelfo di Bologna. Dal Medioevo al Novecento, a cura di Lorella Grossi, Bologna, Pendragon, 2000, p. 126
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 8
  • Leonida Costa, Il rovescio della medaglia. Storia inedita del brigante Stefano Pelloni detto il Passatore, Faenza, Fratelli Lega, 1974, p. 175
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 3: Dal Santerno al Reno. I comuni bolognesi, p. 53
  • Max David, Il romanzo del “Passatore”, Milano, Rusconi, 1977, p. 43, 100, 106
  • Massimo Dursi, La spelonca di Pio IX. Ottocento romagnolo, Bologna, Alfa, 1970, p. 24
  • Achille Gennarelli, Il governo pontificio e lo stato romano. Documenti preceduti da una esposizione storica e raccolti per decreto del governo delle Romagne, Prato, Tip. F. Alberghetti e C., 1860, vol. 2., p. 8
  • Tarquinio Maiorino, Storia e leggende di briganti e brigantesse sanguinari nemici dell'Unita d'Italia, Casale Monferrato, Piemme, 1997, p. 79
  • Dino Mengozzi, Sicurezza e criminalità. Rivolte e comportamenti irregolari nell'Italia centrale 1796-1861, Milano, F. Angeli, 1999, p. 165
  • Giuseppe Pennacchia, L'Italia dei briganti, Roma, Rendina, 1998, p. 243
  • Una società violenta. Morte pubblica e brigantaggio nell'Italia moderna e contemporanea, a cura di Daniele Angelini e Dino Mengozzi, Manduria (ecc.), P. Lacaita, 1996, p. 66
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