I "birichinelli" di Garibaldi
In aprile una sessantina di ragazzi del popolo "mal vestiti, mal calzati e senza mezzi" formano a Bologna un contingente, che si propone di andare a combattere per Garibaldi.
A questo scopo attraversano a piedi la Romagna e l'Umbria e si presentano al comitato di arruolamento di Rieti, dove vengono respinti perchè troppo giovani.
Si appellano allora direttamente al generale, che, "per sentimento di umanità", li accetta tra le sue truppe, nella 5a Centuria della Legione italiana.
Il 19 maggio i "birichinelli bolognesi" salveranno la vita a Garibaldi, investito dai suoi e gettato a terra durante un inseguimento della cavalleria napoletana.
Nell'assedio di Velletri i ragazzi bolognesi si dimostreranno "più arditi degli altri soldati", facendo credere ai superstiziosi soldati borbonici di cadere ed essere resuscitati dal Demonio.
- Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, pp. 192-193