La "canaglia" si arma
Il 6 agosto le avanguardie austriache giungono sotto le mura di Bologna e ottengono il presidio delle porte San Felice, Lame e Galliera. Il grosso del contingente rimane accampato fuori città, nei pressi di Porta San Felice.
Il pro-legato conte Cesare Bianchetti (1775-1849) e il senatore Zucchini inviano una delegazione a parlamentare con Welden. Il generale austriaco dichiara che le sue truppe sono decise a rimanere attorno a Bologna, finché non cessi “lo stato presente d'effervescenza”.
Avverte che il giorno seguente entrerà in città, lasciando al popolo la scelta se "aprirgli le porte come amici o provocarne l'ostilità". Il pro-legato annuncia le intenzioni del generale e prega i cittadini di riceverlo amichevolmente.
Piazza Maggiore intanto si riempie di gente, "si grida alle armi" e si chiede a gran voce la pubblicazione del motu proprio con cui il Papa esorta i popoli a tutelare i loro diritti.
La Guardia Civica si raduna nelle caserme e occupa i posti lasciati il 4 agosto in tutta fretta dai soldati pontifici. Le campane delle chiese suonate a martello fanno accorrere la "canaglia".
Si comincia ad innalzare barricate: la prima è nella piazzetta della parrocchia di S. Maria Maddalena in San Donato, dove sono accatastate tutte le panche e le porte della chiesa.
E' nominato un Comitato di pubblica salute di cui fanno parte Bianchetti, Lodovico Berti, Gioacchino Napoleone Pepoli, Silvestro Gherardi, Ermolao Conti e Federico Loup, ai quali il 9 agosto si aggiungeranno il conte Oreste Biancoli, Francesco Rizzoli e Domenico Frezzolini.
Assiduo assistente dei feriti il dott. Rizzoli, futuro fondatore dell’istituto ortopedico, meriterà la nomina di “comandante interino della piazza di Bologna” con il grado di tenente colonnello.
- Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, con introduzione di Pierluigi Visci, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 48 (F. Rizzoli)
- Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, p. 28
- Pompeo Bertolazzi, Cronache risorgimentali. 1831-1849, a cura di Giovanni Guidi, Bologna, Costa, 1999, p. 24
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 415
- Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 310-311
- Un giorno nella storia di Bologna, l'8 agosto 1848: mito e rappresentazione di un evento inaspettato, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1998, p. 36
- Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 182-185
- Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, pp. 66-67
- Valeria Roncuzzi, Mauro Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, Bologna, Minerva, 2011, pp. 84-85