Circoli politici
In novembre apre il Circolo Nazionale Bolognese, che aderisce al progetto di costituente proposto in Toscana da Giuseppe Montanelli (1813-1862). Ne fanno parte alcuni membri democratici del Circolo Felsineo, club liberale derivato dalla Conferenza economico-morale.
Accanto al Circolo Nazionale, il 9 novembre nasce il Circolo Popolare Bolognese. I due circoli vanno a rappresentare le due tendenze - “moderata ed esaltata” - in cui ormai si divide la vita politica italiana (Natali).
La riunione fondativa del Circolo Popolare, nell'atrio del teatro Contavalli, è conclusa da un discorso di Agamennone Zappoli (1811-1853), che si assegna il merito di aver avvicinato per primo il popolo dopo l'8 agosto e di averne tentato l'educazione.
Presieduto dal medico e patriota modenese Tito Savelli (1805-1862), il Circolo Popolare propone posizioni più radicali e democratiche del Circolo Nazionale e si fa banditore del programma mazziniano per una Costituente italiana.
Lo stesso Mazzini esorta con forza i sodali Filippo De Boni (1816-1870) e Giuseppe Lamberti (1801-1851), entrambi presenti a Bologna in questo periodo, a promuovervi il suo concetto - popolare e unitario - di Costituente e a favorire la sua Associazione Nazionale.
Il Circolo Popolare professa finalità educative e si batte per il benessere sociale. Vuole “contribuire alla educazione civile e morale della classe degli artigiani”, con l'apertura di scuole serali per adulti, società di mutuo soccorso, patronati. Ne fanno parte uomini di varie tendenze e di diversa estrazione, accomunati dal desiderio di affratellare “civici” e popolani.
Con la crisi del governo pontificio, che culminerà con l'assassinio di Pellegrino Rossi, i democratici acquisteranno a Bologna una predominanza politica.
- Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 15
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 51-52
- G. Canevazzi, A proposito di Biagio e Anacarsi Nardi, in: "Rassegna storica del Risorgimento", (1917), pp. 321-323 (T. Savelli)
- Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 313
- Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 194, nota 444
- Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni nella rivoluzione del 1848, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 49
- Giovanni Natali, I circoli politici bolognesi nel 1848-49, in: "Rassegna storica del Risorgimento", (1938), pp. 179-224
- Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 19