Arruolamento del Reggimento dell'Unione
Il 18 settembre è emanata una ordinanza che apre l'arruolamento volontario di un reggimento speciale di truppe regolari, chiamato Reggimento dell'Unione, formato da elementi tra i 18 e i 40 anni.
Il provvedimento è dettato dalla necessità di "ridurre a milizia bene ordinata e disciplinata i vari Corpi Armati" presenti nelle Legazioni.
Si apre la possibilità di una carriera onorata per tutti i giovani che hanno militato volontariamente sotto le bandiere pontificie nei conflitti trascorsi. L'ordinanza, molto vantaggiosa, attrae subito i volontari.
A soli cinque giorni dal provvedimento, Farini può far sapere al Ministro delle Armi che ormai Bologna si sta liberando dei corpi franchi "e cosi sarà tolto, se altro non fosse, lo scandalo del più imprudente furto legalizzato ed il pascolo all'anarchia di piazza e di caserma".
Nonostante qualche contrattempo, lo scioglimento delle squadre irregolari procederà in fretta e il successo dell'operazione sarà dovuto anche all'avvenuta partenza da Bologna dei corpi franchi più agguerriti e indisciplinati, quali il Corpo di Zambeccari e il Battaglione universitario romano.
Il 1° ottobre Farini scriverà al Ministro dell'Interno Pellegrino Rossi che i corpi franchi "sono del tutto disciolti" e che sono "sperperate le varie accozzaglie d'uomini in arme, che erano qui, disarmate in parte, disgregati i novelli Ciompi bolognesi".
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 453
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1530
- Giovanni Natali, Lo scioglimento dei Corpi Franchi Pontifici e il Reggimento dell'Unione, in: "Rassegna storica del Risorgimento", 1936, pp. 191-192, 197