La Conferenza economico-morale e il nuovo "Felsineo"
Dopo l'elezione di Pio IX al pontificato e le sue parziali aperture al liberalismo, i moderati bolognesi, compresi i soci della Società Agraria, danno vita a un nuovo circolo, la Conferenza economico-morale, che sceglie come presidente il giovane Marco Minghetti (1818-1886) e come segretario Luigi Tanari (1820-1904).
Organo di stampa della Conferenza, che si riunisce ogni lunedì in casa di Carlo Berti Pichat (1799-1878), è ancora il vecchio "Felsineo", che dal 7 gennaio appare in una nuova veste editoriale.
Dalle mani di Berti Pichat, finora direttore e proprietario, il giornale passa ad una Società editrice, che designa come responsabile Antonio Montanari (1811-1898), coadiuvato dallo stesso Minghetti.
Ora il foglio - che sarà presto giudicato da Massimo D'Azeglio come "uno dei migliori e più giudiziosi giornali d'Italia" - può pubblicare articoli di carattere sociale e politico, in cui si auspica il passaggio dell'azione papale al riformismo, offrendo l'appoggio del partito liberale moderato.
Presto però nella redazione scoppierà una crisi: Carlo Berti Pichat e il fratellastro Augusto Aglebert (1810-1882) lasceranno il giornale e fonderanno "L'Italiano", di tendenza più radicale.
Minghetti resterà direttore del "Felsineo" fino alla sua nomina a ministro di Carlo Alberto. Il 16 maggio 1848, l'amministratore Carlo Rusconi, ormai votatosi alla causa repubblicana, ne farà cessare la pubblicazione.
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 39
- Bruno Biancini, Giornali e giornalisti a Bologna dall'età napoleonica al 1860, in: Storia del giornalismo in Emilia Romagna e a Pesaro. Dagli albori al primo Novecento, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, pp. 152-153
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 143-144
- Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 303
- Giulio Cavazza, Cospirazioni e moti risorgimentali dal 1831 al 1845 nei ricordi di Augusto Aglebert, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 134
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1262
- Franco Della Peruta, Il giornalismo italiano del Risorgimento. Dal 1847 all'Unità, Milano, Angeli, 2011, p. 30
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Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 185
- Giuseppe Gabussi, Memorie per servire alla storia della rivoluzione degli Stati romani dall'elevazione di Pio IX al pontificato sino alla caduta della Repubblica, Genova, Co' Tipi del R. I. de' sordo-muti, 1851-1852, v. 1., p. 53
- Iole Garganelli, I giornali bolognesi dal 1815 al 1860, in: "Rassegna storica del Risorgimento", 1942, p. 843
- Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, p. 73, nota 16
- Marco Minghetti. Bio-bibliografia, a cura di Raffaella Gherardi, Bologna, A. Forni, 1977, p. 8
- Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, p. 83
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Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni nella rivoluzione del 1848, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 38
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Giovanni Natali, I circoli politici bolognesi nel 1848-49, in: "Rassegna storica del Risorgimento", (1938), p. 180
- Alberto Preti, Giornali, circoli, caffé: le idee di unità e di indipendenza a Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 3., p. 391