Deliberata la costruzione di una rete ferroviaria nello Stato Pontificio
Una notificazione del Segretario di Stato card. Pasquale Gizzi del 7 novembre autorizza la costruzione di una articolata rete ferroviaria nello Stato della Chiesa.
Secondo le indicazioni dell'apposita commissione nominata in agosto dal Papa - composta dai prelati Roberti, Marini, Antonelli e Grassellini e dal duca Mario Massimo - sono previste quattro linee "di principale importanza".
Partendo tutte da Roma esse conducono a Ceprano, nei pressi del confine napoletano, a Porto d’Anzio e a Civitavecchia.
La linea più articolata collega la capitale ad Ancona attraverso "i luoghi più popolosi dell'Umbria", quindi prosegue per Bologna seguendo il tracciato delle vie Flaminia e Emilia.
E' previsto un premio - una medaglia d’oro del valore di mille scudi - a chi saprà indicare "il passaggio più facile e meno costoso" tra l’Umbria e le Marche.
Il progetto della rete ferroviaria pontificia dovrà essere presto accantonato per il rapido mutare dei tempi, tra sconvolgimenti politici e "tempeste di guerra".
- Clemente Altieri, Cosimo Conti, Angelo Ferlini, Programma per la gran linea di via ferrata negli Stati pontifici diretta alla congiunzione dei due mari e di Bologna con Roma, Bologna, Società tipografica bolognese, 1850
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1246
- Raffaele De Cesare, Roma e lo Stato del Papa. Dal ritorno di Pio IX al 20 settembre, Roma, Forzani, 1907, vol. 1., 1850-1860, p. 181