Il Pio Istituto di Soccorso pei Medici e Chirurghi
Dal 1° gennaio, con l'approvazione dello statuto da parte dell'Arcivescovo cardinal Oppizzoni, ha vita legale il Pio Istituto di Soccorso pei Medici e Chirurghi della città e provincia di Bologna.
Fin dal 1820 esisteva una Pia Unione di medici che soccorrevano "come meglio potevano" i colleghi indigenti. Dal 1841 iniziò ad operare anche una Unione dei chirurghi. Nel 1843 il dott. Luigi Mezzetti propose la fusione tra le due società.
La sede del nuovo sodalizio è fissata presso la Società Medico-Chirurgica.
Il primo statuto sarà riformato nel 1862. Allora verrà disposta una Cassa per soccorrere "quelli fra i soci che per età avanzata o per malattie o per altre disgrazie sono caduti in grande bisogno".
I soci contribuiranno per una lira ogni mese. I soci perpetui pagheranno invece 200 lire in una sola volta e i soci benemeriti daranno almeno 500 lire.
Le sovvenzioni saranno di due tipi: "temporarie" o "durevoli", le seconde simili a una pensione e destinate "ai vecchi, ed agli infermi di cronica e non sanabile malattia".
Nel nuovo statuto sarà previsto che, in caso di scioglimento della società, la Cassa verrà impiegata "nel mantenimento di uno o più letti in qualche spedale di Bologna a vantaggio dei poveri Medici e Chirurghi infermi".
- Giantommaso Beccaria, Storia delle Società di Mutuo Soccorso d'Europa. Dalla loro origine fino ai tempi nostri, Torino, Fratelli Civalleri, 1866, vol. 1., p. 95
- Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., pp. 246-247
- Ministero di agricoltura, industria e commercio, Statistica del Regno d'Italia. Società di mutuo soccorso. Anno 1862, Torino, Ministero d'agricoltura industria e commercio, 1864, pp. 14-15
- Aristide Ravà, Storia delle associazioni di mutuo soccorso e cooperative nelle provincie dell'Emilia, Bologna, Nicola Zanichelli, 1873, pp. 37-40