Nuova facciata per la chiesa della Madonna dei Poveri
Gaetano Cesari disegna la nuova facciata della chiesa di S. Maria Regina dei Cieli in via Nosadella. Essa ha origine da un antico ospedale per pellegrini dedicato a S. Maria delle Laudi.
L'oratorio, da tempo abbandonato, fu riaperto da alcuni operai e nel 1577 vi fu fondata la Confraternita della Regina dei Cieli, detta anche dei Poveri, alla quale papa Clemente VIII concesse la facoltà di liberare un condannato a morte.
La Madonna dei Poveri era molto venerata dai bolognesi. Ad essi si affidavano in occasione delle frequenti epidemie e pestilenze che affliggevano la città.
La sacra immagine era portata in processione il 24 giugno, festa di S. Giovanni Battista, fino alla Basilica di S. Petronio. La Compagnia dei Poveri fu soppressa nel 1798, ma ripristinata nel 1822.
Il santuario fu ricostruito e ampliato nel 1603, grazie alle donazioni dei fedeli. Affidato ai Domenichini, verrà restaurato nel 1870, ma subirà poi un lento declino.
Dal 1912 sarà assegnato ai Sacerdoti del Sacro Cuore (padri dehoniani), che fino al 1926 avranno qui lo Studentato.
All'interno della chiesa si conservano dipinti di Lionello Spada e Lucio Massari, mentre gli affreschi della cupola sono attribuiti a Gian Gioseffo Dal Sole.
- Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per santuari. 50 santuari mariani bolognesi, Pianoro, Editografica, 1995, pp. 88-95
- Mario Fanti, Confraternite e città a Bologna nel Medioevo e nell'età moderna, Roma, Herder, 2001, pp. 177-303
- Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 3., p. 593