Il romanzo "Clelia, ossia Bologna nel 1833"
E' pubblicato a Malta il romanzo Clelia, ossia Bologna nel 1833. Contiene una precisa disamina della situazione politica cittadina durante e dopo la rivoluzione del 1831, descritta come un mutamento “rapido, sicuro, non brutto di civil sangue”.
Sul frontespizio del libro è raffigurata una loggia della Certosa, teatro dell'amore impossibile di una giovane nobildonna decaduta con un ufficiale austriaco.
L'autrice del romanzo, Ifigenia Zauli Sajani, è moglie di un mazziniano forlivese affiliato alla Giovine Italia, costretto a fuggire dal suo paese dopo i moti del 1831-32.
Collaboratrice del marito per le riviste "Il Mediterraneo" (1838-1845) e "La Speranza" (1846-1847), durante il soggiorno sull'isola pubblica vari libri, tra i quali II ritorno dell'emigrato (1842), Beatrice Alighieri (1842) e Gli ultimi giorni dei cavalieri di Malta (1840).
La pubblicazione di Clelia verrà proibita nel Granducato di Toscana, assieme agli scritti di Foscolo e alle poesie di Giusti.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1114
- Oliver Friggieri, Letteratura degli esuli italiani a Malta durante il Risorgimento, Napoli, Loffredo Editore, 2008
- Ifigenia Zauli Sajani, Clelia ossia Bologna nel 1833, La Valletta (Malta), Filippo Izzo, 1844