Verdi e Rossini: un'amicizia duratura in nome di Ivanoff
Nell'estate del 1842 Giuseppe Verdi, reduce dal successo del Nabucco, fa visita a Bologna a Gioachino Rossini. Il compositore pesarese ha in mente di coinvolgerlo in un piano a favore del celebre tenore Nicola Ivanoff (1810-1880), suo protetto.
L'incontro è cordiale e fa nascere una duratura amicizia. Verdi accetta di musicare per il tenore russo una nuova scena dell'Ernani, scritta dal librettista Francesco Maria Piave.
Ivanoff canterà la nuova aria "Odi il voto o grande Iddio" alla prima di Parma del 1845, ottenendo un enorme successo.
Il favore sarà ripetuto nel 1846, quando Verdi riceverà da Rossini la richiesta - che non oserà rifiutare - di una nuova romanza dell'Attila per Ivanoff.
Dopo l'esito trionfale della prima a Trieste, il tenore russo continuerà anche negli anni seguenti a cantare la parte di Foresto nella variante voluta da Rossini, suscitando puntualmente le ovazioni del pubblico.
- G. Bragagnolo, E. Bettazzi, La vita di Giuseppe Verdi narrata al popolo, Milano, G. Ricordi e C., 1905, p. 285
- Konstantin Pluznikov, Nicola Ivanoff. Un tenore italiano, a cura di Ettore F. Volontieri, Roma, Teti, 2007, pp. 96-99