Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

8 maggio 1840

Il Ritiro e Scuola di San Pellegrino

Via Sant'Isaia, 52, 40123 Bologna BO

Il sacerdote Camillo Breventani (1810-1898) fonda, non lontano da Porta Sant'Isaia, un istituto che si propone “di dare educazione religiosa e civile a povere fanciulle pericolanti e in balia di sè”, avviandole ai "lavori donneschi" e formandone buone operaie e buone domestiche.

Riceve bambine tra i sette e i dodici anni: alcune vi restano in permanenza, altre di sera tornano alle loro case. La scuola pubblica "per le figlie del popolo" è collocata in locali separati.

Poche ragazze pagano una piccola retta, la maggior parte non paga nulla. Quelle che rimangono residenti saranno poi collocate come donne di servizio.

I locali utilizzati per il collegio appartenevano a una Compagnia intitolata a San Pellegrino, costituita nel 1518 con lo scopo di dare soccorso ai poveri e soppressa nel 1798.

Nel 1568 la sede originaria fu abbattuta per la sistemazione della strada e sostituita con una nuova costruzione.

Verso il 1870 il Ritiro e Scuola di San Pellegrino, approvato ufficialmente nel 1851 dal Cardinale Oppizzoni, arriverà ad avere oltre 120 ospiti.

Nel 1841 il canonico Sebastiano Capelli aprirà in via Cartoleria Vecchia, un istituto simile, destinato a "fanciulle miserabili": il Conservatorio della Beata Vergine della Croce.

Con il suo esiguo patrimonio riuscirà a sostenere, grazie allo "zelo e la carità degli amministratori", fino a una trentina di ragazze.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, p. 51
  • Barbara Baraldi, 1001 cose da vedere a Bologna almeno una volta nella vita, Roma, Newton Compton, 2017, scheda n. 117
  • Serafino Biffi, Sui riformatori pei giovani, in: “Memorie del Reale Istituto lombardo di scienze e lettere. Classe di lettere e scienze morali e politiche”, 11 (1870), p. 149
  • Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 259
  • La città della carità. Guida alle istituzioni assistenziali di Bologna dal XII al XX secolo, a cura di M. Carboni, M. Fornasari, M. Poli, Bologna, Costa, 1999, p. 65
  • Marcello Fini, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, p. 178
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 253, nota 513
  • Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., pp. 282-283
  • Pasticcio alla bolognese. Storie, storielle, fatti, fattacci, episodi, racconti, filastrocche, poesie, zirudelle, narcisate, cronache, discorsi e bazzecole, raccolti e disordinatamente raccontati da Gino Calari, Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, 2004, p. 281

  • Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 90
  • Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 2., p. 411
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